La situazione in casa Bari si fa sempre più delicata, con la squadra che appare irriconoscibile e lontana da un’identità di gioco definita. Le prestazioni recenti hanno generato una profonda preoccupazione nella tifoseria, umiliata da una serie di risultati negativi che mettono a serio rischio la permanenza nel campionato cadetto.
Il precedente di due stagioni fa
La classifica attuale è fonte di grande apprensione e la mente non può che tornare alla stagione di due anni fa. Anche in quell’occasione, il club biancorosso si trovò in una situazione critica, riuscendo a salvarsi solo ai play-out contro la Ternana dopo ben quattro cambi in panchina. Quel campionato, ricordato come un’annata terribile, sembra non aver lasciato insegnamenti, con la società che oggi si chiude in un silenzio che alimenta l’incertezza. I fantasmi di quel periodo tornano a manifestarsi, forse in un contesto ancora più allarmante rispetto al passato.
Un calendario fitto di impegni decisivi
Il campionato non si ferma e il Bari è atteso da un ciclo di partite fondamentali per il proprio destino. Il calendario prevede la trasferta a Castellamare di Stabia contro la Juve Stabia il 4 dicembre, per il recupero della decima giornata. Seguirà lo scontro casalingo al San Nicola contro il Pescara, previsto per il lunedì dell’Immacolata. Il mese di dicembre si concluderà con la sfida in trasferta contro il Sudtirol e le due gare interne con Catanzaro e Avellino. Un tour de force che dirà molto sulle reali prospettive della squadra in questa stagione.
L’esordio difficile di Vivarini e il rischio retrocessione
Il nuovo tecnico Vincenzo Vivarini si trova ad affrontare un compito arduo, con un esordio segnato dalla pesante sconfitta per 5-0 subita a Empoli. Questa partita ha messo in luce la fragilità di una squadra che appare inconsistente e senza punti di riferimento. Proseguendo su questa strada, il ritorno in Serie C diventa un’ipotesi concreta. Per evitare che questo scenario si realizzi, sono necessari interventi rapidi e decisi, capaci di invertire una rotta che al momento sembra inesorabilmente segnata.




