Al termine della partita, il difensore del Bari Raffaele Pucino ha affidato a RadioBari una lucida analisi del momento delicato che la squadra sta attraversando. Le sue parole, cariche di realismo e senso di responsabilità, evidenziano la necessità di una reazione immediata per invertire la rotta.
Un primo tempo propositivo, una ripresa senza coraggio
Il difensore ha espresso rammarico per quella che ha definito un’occasione sprecata, sottolineando come certe opportunità debbano essere colte al volo. Secondo Pucino, la squadra ha mostrato un atteggiamento propositivo nella prima frazione di gioco, riuscendo a costruire alcune situazioni potenzialmente pericolose. Tuttavia, il copione è cambiato nel secondo tempo, durante il quale è mancata l’audacia necessaria per cercare di vincere la partita. “Nel secondo tempo non abbiamo osato abbastanza”, ha ammesso con franchezza il giocatore biancorosso, identificando una mancanza di coraggio come uno dei problemi principali della prestazione.
La ricetta per superare le difficoltà
Per Pucino, la crescita di un gruppo passa inevitabilmente attraverso periodi difficili come quello attuale. La chiave per uscirne, secondo la sua analisi, risiede nella capacità di avere “più fame” e di ritrovare la “spensieratezza” perduta. Il difensore ha sottolineato come la sofferenza sia condivisa da tutte le componenti: la squadra, i tifosi, la città e la società. L’unica via d’uscita è il lavoro quotidiano in allenamento. “Dobbiamo metterci col lavoro e cercare di venirne fuori, altrimenti è dura”, ha dichiarato, lanciando un messaggio chiaro a tutto l’ambiente.
L’appello alla personalità e all’autoanalisi
Il giocatore ha poi toccato un tasto dolente: la mancanza di personalità. Con grande onestà intellettuale, ha affermato che le caratteristiche mancanti devono essere tirate fuori con ogni mezzo. “Dobbiamo guardarci dentro e mettere sul campo tutto quello che abbiamo”, ha spiegato Pucino, invitando i compagni a un profondo esame di coscienza. La consapevolezza che il lavoro svolto finora non sia sufficiente è il primo passo. Per questo, ha concluso con un impegno personale e un appello al gruppo: “Tutti dobbiamo dare qualcosa in più e io, personalmente, cercherò di tirare fuori qualcosa in più dai miei compagni”.




