L’ex calciatore del Bari, Massimiliano Tangorra, ha parlato della prima vittoria della squadra biancorossa nella sua rubrica “Tangorra in…tackle” di TuttoBari.
L’analisi della gara contro il Padova
Massimiliano Tangorra ha esaminato la recente vittoria del Bari contro il Padova, sottolineando come il risultato sia stato influenzato da un episodio favorevole. Secondo l’ex biancorosso, la squadra avversaria aveva dominato la partita fino al settantesimo minuto, creando diverse occasioni da gol e rischiando di raddoppiare il vantaggio. Solo un intervento decisivo del portiere Cerofolini ha impedito al Bari di trovarsi in una situazione ancora più compromessa. L’espulsione di Capelli e il conseguente calcio di rigore, trasformato da Moncini, hanno rappresentato il punto di svolta, ribaltando l’andamento della gara. Nonostante i gol di Moncini e Cerri abbiano assicurato la vittoria, Tangorra ha evidenziato una prestazione complessivamente insufficiente da parte del Bari, attribuendo le difficoltà non tanto a problemi di ritmo o manovra, quanto a una generale mancanza di personalità tra i giocatori in campo, con le sole eccezioni di Castrovilli e Moncini.
Le scelte tattiche e la gestione della squadra
Riguardo alla gestione tecnica, Tangorra ha sollevato dubbi sulla decisione di mantenere l’allenatore Caserta, pur riconoscendo la necessità di comprendere gli obiettivi della società. La sua critica principale si è concentrata sui frequenti cambi di modulo e sistema di gioco, avvenuti già alla sesta giornata. A suo avviso, questa instabilità tattica vanifica il lavoro svolto durante la preparazione estiva, annullando quanto costruito nei mesi precedenti e togliendo sicurezza a una squadra già in difficoltà.
Leadership e assenze in campo
L’ex calciatore ha anche affrontato il tema delle assenze di giocatori chiave come Sibilli e Vicari, valutandone l’impatto sulla squadra. Per quanto riguarda Vicari, pur riconoscendone il ruolo di capitano, Tangorra ha espresso perplessità sulla sua capacità di essere un vero trascinatore o leader in campo. Ha descritto Vicari come un giocatore che non sembra possedere una forte personalità, incapace di guidare il reparto difensivo nei momenti critici o di fungere da esempio di tenacia.
