Rao si confessa: “Frustrante contro il Catanzaro, a Bari per meritarmi il posto”

Emanuele Rao, giovane attaccante del Bari, ha condiviso le sue riflessioni durante un’intervista a ‘Il bianco e il rosso Tb sport’, toccando vari argomenti: dalla difficile partita contro il Catanzaro alle sue ambizioni personali, passando per il rapporto con i compagni e la dirigenza. Le sue parole offrono uno spaccato del suo primo anno in Serie B e della sua determinazione a lasciare il segno in biancorosso.

Analisi di una sconfitta: la frustrazione contro il Catanzaro

Rao non ha nascosto l’amarezza per la prestazione contro il Catanzaro, descrivendo la partita come “frustrante”. Ha spiegato come la squadra avversaria abbia mantenuto costantemente il controllo del gioco, mettendo in difficoltà il Bari. L’attaccante ha anche rivelato le indicazioni ricevute dal tecnico durante l’intervallo, con la richiesta di un approccio più aggressivo nella ripresa, basato su un pressing uomo contro uomo. Prima del fischio d’inizio, il mister lo aveva incoraggiato a essere audace, a “osare molto e a puntare quando possibile”, un’indicazione che si sposa con le sue caratteristiche di giocatore a cui “piace puntare l’uomo”.

L’impatto con la Serie B e il legame con Antenucci

Al suo esordio nel campionato cadetto, Rao è consapevole della necessità di guadagnarsi un ruolo da protagonista attraverso il lavoro in allenamento e prestazioni convincenti. Il giocatore ha ammesso che la situazione generale della squadra è “pesante”, ma il suo approccio personale è quello di scendere in campo con la massima serenità e spensieratezza. Un ruolo fondamentale nel suo inserimento è stato giocato da Mirco Antenucci, definito “eccezionale” da Rao. L’esperto attaccante, già suo compagno a Ferrara, non solo gli ha fornito preziosi consigli, ma ha anche speso parole importanti per la piazza di Bari, descrivendola come un club “di altissimo livello”, influenzando la sua scelta estiva.

Futuro a Napoli e presente a Bari: la visione di Rao

Legato al Napoli da un contratto di cinque anni, Emanuele Rao vive la chiamata del club partenopeo come un “motivo di grandissimo orgoglio”. Tuttavia, la sua concentrazione è interamente rivolta al presente e alla sua avventura con la maglia del Bari. L’obiettivo primario, ha sottolineato, è fare bene con la squadra biancorossa. Infine, ha speso parole anche per il direttore sportivo Magalini, descritto come una figura “sempre presente” che, come tutta la squadra, non è soddisfatto del momento attuale.