Solamente Dorval e Moncini sono riusciti ad andare a segno in questo inizio di stagione estremamente negativo per i pugliesi.
L’assetto tattico e le scelte iniziali
L’undici iniziale del Bari ha visto un tentativo di dare nuova linfa al reparto avanzato, con l’inserimento di Castrovilli a supporto di Sibilli e Moncini. Questa formazione, tuttavia, non ha prodotto gli effetti sperati in termini di pericolosità offensiva. Nonostante l’ex Fiorentina abbia mostrato sprazzi di qualità tecnica individuale, la manovra d’attacco nel suo complesso è apparsa priva di idee e incapace di costruire occasioni significative. La difesa, dal canto suo, ha cercato di contenere gli assalti avversari, mantenendo una certa solidità per buona parte dell’incontro, ma la mancanza di incisività in avanti ha messo sotto pressione l’intero sistema di gioco.
La sterilità offensiva e il controllo avversario
Durante la prima frazione di gioco, il Bari ha faticato enormemente a trovare varchi nella retroguardia del Palermo. La fase offensiva dei biancorossi è apparsa spenta, con i giocatori che non sono riusciti a dialogare efficacemente tra loro né a proporre soluzioni in grado di mettere in difficoltà i difensori rosanero. La squadra non ha mai creato pericoli concreti, rendendo il compito della difesa avversaria relativamente semplice. Il possesso palla, quando presente, è stato spesso sterile, senza la capacità di trasformarsi in azioni d’attacco incisive o tiri in porta. Questa mancanza di incisività ha permesso al Palermo di gestire la partita con maggiore tranquillità, concentrandosi sulla propria organizzazione difensiva e attendendo il momento giusto per colpire. L’assenza di un vero e proprio terminale offensivo in grado di fare la differenza si è fatta sentire pesantemente, contribuendo a un primo tempo senza sussulti per i tifosi baresi.
Il crollo finale e l’inefficacia dei cambi
Nella seconda parte dell’incontro, nonostante i tentativi di rimescolare le carte con l’ingresso di giocatori come Gytkjaer e Cerri, la situazione per il Bari non è migliorata. I cambi non hanno inciso in maniera significativa sull’attacco biancorosso, che ha continuato a mostrare le stesse difficoltà nel costruire azioni pericolose. La difesa, che aveva retto con determinazione per gran parte della gara, ha ceduto nel finale sotto la pressione avversaria. Le reti di Le Douaron e Gomes hanno sancito la sconfitta, evidenziando come la resistenza difensiva non sia stata sufficiente a compensare la cronica mancanza di pericolosità offensiva. Il risultato finale ha confermato le difficoltà che il Bari sta attraversando in questo inizio di stagione, con una squadra che, pur provando a reagire con le sostituzioni, non è riuscita a trovare la chiave per sbloccare il risultato o quantomeno a contenere l’offensiva avversaria fino al fischio finale.