Il malcontento della tifoseria barese ha raggiunto un punto di svolta, manifestandosi in una protesta pubblica contro la gestione societaria della famiglia De Laurentiis. I sostenitori biancorossi si sono radunati in piazza per esprimere la loro frustrazione riguardo al regime di multiproprietà, che vede il club affiancato al Napoli. La piazza chiede un cambio di rotta che possa ridare ambizioni alla squadra.
Le ragioni della contestazione e l’incontro con il sindaco
Al centro della protesta vi è la convinzione che il doppio impegno della proprietà limiti le reali potenzialità del Bari. La normativa federale, che imporrebbe una rapida cessione del club in caso di promozione in Serie A, viene vista dai tifosi come un freno inaccettabile alle ambizioni di crescita. Lo striscione “Qui non è Napoli, questo non è il tuo film. Bari non è per te, De Laurentiis vattene” riassume il sentimento della piazza. I tifosi percepiscono una stagnazione della squadra nel campionato cadetto, al di là della finale playoff raggiunta nel primo anno di Serie B. La serietà della situazione è stata sottolineata da un incontro tra una delegazione di sostenitori e il sindaco della città, Vito Leccese, a cui è stata rappresentata la forte preoccupazione per il futuro del calcio a Bari.




