Bari, ora testa allo Spezia: come sta andando la squadra di D’Angelo

La dodicesima giornata di Serie B 2025/26 vedrà il Bari affrontare lo Spezia in un anticipo cruciale. Per i tifosi biancorossi, è fondamentale conoscere a fondo l’avversario che si presenterà venerdì, una squadra che, nonostante le difficoltà, cercherà il riscatto.

La stagione dello Spezia

Lo Spezia, prossimo contendente del Bari, sta vivendo una stagione ben al di sotto delle aspettative. Dopo aver conquistato un sorprendente terzo posto nel campionato precedente, i liguri si trovano ora in una posizione delicata, penultimi in classifica con soli 7 punti. Il loro cammino finora è stato segnato da una sola vittoria, a fronte di 4 pareggi e ben 6 sconfitte nelle prime undici gare. Un bilancio che evidenzia una fase offensiva poco incisiva, con 10 gol fatti, e una difesa vulnerabile, con 15 reti subite.

Momento altalenante

La prima e unica vittoria dello Spezia è arrivata sabato scorso, un netto 0-4 in trasferta contro l’Avellino, un risultato che ha interrotto una serie negativa. Tuttavia, l’ultimo impegno, giocato il giorno precedente contro il Monza, ha visto i bianconeri soccombere per 1-0 a causa della rete di Ravanelli nel secondo tempo. Sulla panchina siede Luca D’Angelo, la cui posizione è stata in bilico a metà ottobre dopo la sconfitta con il Cesena. Nonostante il club avesse valutato l’opzione Pagliuca, la fiducia è stata rinnovata all’allenatore che lo scorso anno aveva portato grandi risultati. Il modulo prediletto rimane il 3-5-2, sebbene all’inizio della stagione siano state testate anche soluzioni con la difesa a quattro.

Occhio a Lapadula

Tra le fila dello Spezia, l’uomo più pericoloso in attacco è l’esperto centravanti Gianluca Lapadula. Il nazionale peruviano, arrivato a gennaio 2025, è l’unico della rosa ad aver segnato più di una rete in campionato, con un bottino di 3 gol. Per quanto riguarda la fase di costruzione e gli assist, il faro della squadra è Salvatore Esposito, che ha fornito 2 passaggi decisivi ed è anche il calciatore più impiegato in campo, a testimonianza della sua centralità nel progetto tecnico.