Mirco Antenucci non è più il direttore sportivo della Spal. L’ex capitano della squadra, dopo il ritiro a 41 anni, aveva scelto di ripartire con un nuovo ruolo in un club rinnovato dopo il fallimento. Ripartendo dall’Eccellenza e lavorando duramente per allestire la rosa nella sessione estiva. Il rapporto tra Antenucci e la proprietà non è mai sembrato idilliaco, nessuno però avrebbe immaginato che le loro strade si separassero già all’inizio di ottobre, all’alba della prima stagione dell’Ars et Labor.
Con un comunicato, il club ha annunciato: “Ferrara Calcio Ars et Labor e il dottor Mirco Antenucci comunicano di aver deciso, di comune accordo e dopo un confronto sereno e costruttivo, di interrompere il rapporto di collaborazione. La società rivolge al dottor Antenucci i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera professionale”. Una risoluzione consensuale del contratto che legava l’ex attaccante alla Spal fino a fine stagione.
Antenucci aveva iniziato questo nuovo capitolo con grande entusiasmo. Dopo aver chiuso la carriera e aver assistito al fallimento del club di Tacopina, si era messo a completa disposizione della città nel difficile percorso di ripartenza. Tutte le cordate – più o meno direttamente – lo avevano contattato con l’obiettivo di farne il proprio frontman. Del resto, nessuno meglio di lui poteva prendere per mano la nuova Spal in una fase così delicata. Peccato che poi concretamente le cose non si siano sviluppate nel migliore dei modi fin dall’inizio. Antenucci si è impegnato a fondo, riuscendo ad allestire una rosa competitiva a tempo di record. Adesso dopo un inizio di stagione altalenante è arrivata la separazione.
