Nell’ultima gara di campionato, in un frangente di estrema difficoltà per il Bari, con la squadra schiacciata nella propria metà campo e la pressione avversaria che si faceva sempre più insistente, è emerso un segnale di speranza dal settore giovanile. L’esordio in Serie B di Indrit Mavraj, giovane difensore proveniente dalla Primavera biancorossa, ha rappresentato un momento significativo. La sua entrata in campo, avvenuta all’81’, ha subito catturato l’attenzione.
Il primo impatto
Mavraj, classe 2006, non ha mostrato alcun segno di timore, ma ha affrontato la situazione con una maturità che va ben oltre i suoi anni. La sua capacità di trovare immediatamente la posizione corretta, la sua attenzione nelle letture difensive e il coraggio nei duelli individuali hanno impressionato lo staff tecnico e tutto l’ambiente. Nonostante il poco tempo a disposizione, ogni tocco di palla è stato caratterizzato da semplicità e pulizia, contribuendo a stabilizzare una linea difensiva che rischiava di cedere. La sua lucidità è stata un fattore chiave e ha permesso alla squadra di mantenere ordine e resistere all’urto finale degli avversari. Grazie ai primi minuti solidi, Mavraj potrà magari avere altre occasioni in futuro.
Il vivaio produce
Questo debutto non è solo un traguardo personale per Mavraj, ma anche il riconoscimento di un percorso fatto di impegno e dedizione nel vivaio del Bari. Inserirsi in un campionato esigente come la Serie B, specialmente nel ruolo di difensore, richiede non solo talento ma anche una forte tempra mentale. La sua breve ma intensa apparizione ha lasciato intravedere non solo una promettente personalità, ma anche una prospettiva futura interessante per il club. È la dimostrazione che il lavoro svolto nelle categorie giovanili può davvero portare frutti, offrendo alla prima squadra risorse preziose e pronte a mettersi in gioco quando chiamate in causa, anche nei momenti più critici.




