Il calciomercato, si sa, è fatto di trattative, voci e, talvolta, di scelte dettate dal cuore. È il caso di un trasferimento che ha segnato l’inizio del millennio per il Bari, quello di Antonio Cassano verso la Roma. Una mossa che, a distanza di anni, l’ex talento barese ha voluto chiarire nelle sue motivazioni più profonde, svelando il vero motivo che lo spinse a lasciare la Puglia per la Capitale, un desiderio legato a un’icona del calcio italiano.
La rivelazione di Cassano: Totti, l’idolo in campo
Antonio Cassano ha ripercorso i momenti salienti del suo passaggio dal Bari alla Roma, avvenuto agli albori del nuovo millennio. La sua decisione, lungi dall’essere puramente economica o di carriera, fu dettata da un’ammirazione profonda e sincera. Cassano ha dichiarato senza mezzi termini: “Quando sono andato dal Bari alla Roma volevo giocare con Totti, lui era il mio idolo e volevo condividere il campo con lui. Il dieci più forte e completo che il calcio italiano abbia mai avuto è Francesco”.
Il genio di Totti e l’intesa unica
Proseguendo nel suo racconto, Cassano ha voluto enfatizzare la statura calcistica di Francesco Totti, collocandolo al di sopra di altri fuoriclasse con cui ha avuto l’onore di giocare. “Ho giocato con i migliori: Zidane, Ronaldo il Fenomeno, Guti, Raul, Ibrahimovic, ma Totti è Totti, era geniale”, ha affermato l’ex attaccante barese. Questa dichiarazione non è solo un elogio, ma una testimonianza della straordinaria intesa che si creò tra i due sul terreno di gioco. Cassano ha descritto la loro connessione quasi telepatica: “Noi avevamo la stessa idea di calcio, in campo parlavamo la stessa lingua. Sapevo dove era lui e viceversa anche senza guardarci, sentivamo l’odore”.
Divertimento, gioia e rimpianti
Nonostante il palmarès non sia stato ricchissimo di trofei, il duo Cassano-Totti ha saputo regalare momenti di puro spettacolo e divertimento ai tifosi. “Insieme ci siamo divertiti, abbiamo vinto poco ma abbiamo dato gioia alla gente”, ha ricordato Cassano, evidenziando come l’impatto della loro intesa andasse oltre i risultati immediati. L’ex fantasista ha anche espresso un desiderio che persiste ancora oggi: “Se mi chiedi ancora oggi un calciatore con cui giocare dico Totti”. A riprova della sua genialità e del suo talento, Cassano ha poi menzionato due dei suoi gol più iconici: “Per gesto tecnico il gol più bello è quello di Marassi al volo contro la Sampdoria ma per genialità quello a San Siro contro l’Inter col pallonetto a Julio Cesar, davvero geniale”.