Alla voce “crisi” compare una foto dell’attacco del Bari che è grande così. I pugliesi non vincono da quasi due mesi, da quell’orgoglioso 1-0 messo in atto contro una signora squadra di questa Serie B come il Cesena. Poi il buio: 7 gare di fila senza il successo. E soprattutto con soli 5 gol messi a referto, valevoli in tutto 4 punti. La formazione di Vivarini si inceppa negli ultimi venti metri, come testimoniano anche i numeri: il Bari vanta il non invidiabile dato di peggior attacco della Serie B. La buona notizia, se così si può chiamare, è però che i biancorossi sono in buona compagnia.
Il peggior attacco della Serie B
I numeri pre-natalizi certificano la difficoltà realizzativa di Gytkjaer e compagni. Il Bari ha segnato solo 15 gol in questo campionato, il bottino più magro dell’intera Serie B assieme allo Spezia e al Mantova, che siedono se non altro due punti più in basso in classifica. Una curiosità: con i biancorossi ora allenati da Francesco Modesto il Bari condivide anche il dato difensivo: 27 gol incassati da entrambe le squadre. Dei pugliesi colpisce più di tutto la difficoltà ad attaccare difese schierate: in verticale si va poco e con apnea, persino quando gli spazi sono spalancati.
Già, è capitato ben tre volte nelle ultime 7 uscite che la squadra di Vivarini si sia ritrovata per lunghi tratti di gara con l’uomo in più. La tendenza è iniziata a La Spezia il 7 novembre: sulla panchina ligure esordiva Donadoni che con esperienza ha chiesto ai suoi di rimanere in due linee compatte e ha portato via l’1-1. Stesso risultato con cui i biancorossi hanno impattato contro il Pescara l’8 dicembre: gli abruzzesi hanno giocato in 10 per oltre un’ora, eppure anche in quel caso i pugliesi non hanno sfondato. Anche peggio la settimana dopo col Sudtirol, ridotto con l’uomo in meno dal 25′ del primo tempo: è finita 0-0, con soli 3 tiri nello specchio portati dal Bari.
