Bari 2025/26: la rosa di Fabio Caserta è pronta a infiammare il campo
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Bergossi: “Questo Bari è più forte dello scorso anno. Caserta ha le caratteristiche giuste”

Alberto Bergossi analizza la partenza del Bari in Serie B, evidenziando la necessità di tempo per la nuova squadra e la fiducia nell’allenatore Caserta, ritenuto capace di portare i biancorossi ai vertici. Leggi le sue parole.

Alberto Bergossi, ex calciatore del Bari che ha vestito la maglia biancorossa tra la metà e la fine degli anni ’80, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della squadra in un’intervista a TuttoBari. L’analisi si è concentrata sulla partenza difficile della stagione e sulla posizione dell’allenatore Fabio Caserta, offrendo una prospettiva basata sulle sue sensazioni e sulla conoscenza del calcio.

La partenza del Bari e il potenziale della squadra

L’ex galletto Bergossi ha espresso le sue considerazioni sulla partenza non ottimale del Bari, sottolineando come la squadra abbia subito un profondo rinnovamento rispetto alla stagione precedente: “Seguo il Bari solamente dalla televisione e, dunque, quello che dico è sulla base di quelle che sono le mie sensazioni a pelle. C’è da dire, per prima cosa, che la squadra è stata cambiata da cima a fondo e sono rimasti in pochissimi dell’anno scorso. In più è cambiato l’allenatore. Ci vuole tempo per trovare la giusta identità e i giusti meccanismi e poi, naturalmente, anche la migliore condizione possibile dal punto di vista fisico. Io credo che il Bari di quest’anno sia più forte di quello della scorsa stagione e può stare benissimo tra le prime sette del campionato. Sappiamo che la serie B è lunga e difficile ma il Bari ha le potenzialità per stare in alto. Secondo me ci sono squadre come Palermo e Venezia che hanno qualcosa in più ma il Bari non è assolutamente da meno”.

Fiducia in Caserta e la necessità di tempo

Riguardo alla guida tecnica, Bergossi ha espresso un giudizio positivo su Fabio Caserta, pur non avendolo conosciuto personalmente. Ha descritto l’allenatore come una figura concreta e pragmatica, le cui squadre hanno storicamente mostrato un calcio di qualità, ottenendo risultati significativi. Secondo l’ex calciatore, mettere in discussione il lavoro di Caserta dopo un numero limitato di giornate di campionato, o addirittura considerare un suo allontanamento, non rappresenterebbe la scelta più logica o vantaggiosa per la squadra: “Non sarebbe la mossa giusta mettere in discussione già il suo lavoro dopo, tutto sommato, poche giornate di campionato e, pertanto, addirittura mandarlo via non è la soluzione logica e migliore per la squadra. Ripeto, a me Caserta piace come fa giocare le sue squadre. È una questione di tempo. Bisogna che si lavori e che si abbia il tempo sufficiente per far capire quelli che sono i giusti meccanismi a tutto il gruppo squadra. Ci sono giocatori bravi che possono esplodere da un momento all’altro e Caserta, secondo me, ha le caratteristiche giuste per far rendere al massimo i suoi giocatori”.