Un pareggio che lascia l’amaro in bocca. Contro il Südtirol, il Bari non va oltre lo 0-0 e porta a casa il terzo pareggio consecutivo, un risultato che evidenzia i limiti strutturali di una squadra incapace di approfittare della superiorità numerica per oltre un’ora di gioco. Nonostante l’uomo in più dal 25′, i biancorossi hanno mostrato ancora una volta una manovra offensiva sterile, faticando a creare occasioni concrete e a imporre il proprio gioco.
Cerofolini alza il muro, la difesa tiene
Se l’attacco fatica a pungere, le note più liete arrivano dal reparto arretrato. Michele Cerofolini si è confermato un baluardo tra i pali, rendendosi protagonista di una prestazione sicura e di un intervento decisivo sulla punizione di Casiraghi prima dell’intervallo, salvando il risultato nel momento di maggiore difficoltà. A guidare la difesa un solido Raffaele Pucino, che con la fascia da capitano ha garantito ordine e tranquillità. Sufficiente anche la prova della coppia centrale formata da Nikolaou e Kassama, che hanno svolto il loro compito senza particolari acuti ma anche senza commettere errori rilevanti.
Le delusioni arrivano dal reparto avanzato
Il problema del Bari risiede nella sua incapacità di concretizzare. Le prestazioni deludenti del reparto offensivo e dei giocatori subentrati sono la causa principale di un pareggio che sa di occasione persa. Leonardo Partipilo è apparso fuori contesto, rimediando un’ammonizione evitabile pochi istanti dopo il suo ingresso. Anche l’esperienza di Christian Gytkjær non è bastata: dopo un avvio promettente, il danese è progressivamente uscito dalla partita. Sottotono anche la prestazione di Matthias Verreth, impreciso e poco brillante. Infine, Antenucci non è riuscito a incidere, sprecando un paio di buone opportunità per mancanza di cattiveria e precisione, chance che avrebbero potuto regalare una vittoria fondamentale.
