Nella serata amara per il Bari, sconfitto in casa dal Catanzaro con il risultato di 1-2, trova spazio una nota lieta a livello personale: il debutto di Ansoumana Manè. Il giocatore, intervenuto nel post-partita su Radio Bari, ha condiviso le sue emozioni contrastanti, sospese tra la felicità per il traguardo raggiunto e l’amarezza per la prestazione della squadra.
Un debutto dal sapore agrodolce
Manè non ha nascosto la sua gioia per aver finalmente esordito, un momento che ha definito “molto importante” per il suo percorso. Tuttavia, la soddisfazione personale è stata inevitabilmente offuscata dal risultato finale, lontano da come sperava. Il suo ingresso in campo è avvenuto in una fase delicata del match, con la squadra in svantaggio e alla ricerca di una reazione. “Sono entrato per dare una mano alla squadra”, ha spiegato, sottolineando come la richiesta fosse quella di “spingere” per tentare di ribaltare le sorti dell’incontro. Una volontà di rimonta che ha portato anche a un cambio di modulo, nel tentativo di dare maggior peso all’offensiva biancorossa.
Lavoro come unica ricetta per la ripresa
Analizzando la situazione generale della squadra, Manè ha usato parole chiare e dirette. Ha riconosciuto che “non è un momento facile” per il Bari, senza cercare alibi o scuse. Per il giocatore, la strada per superare le difficoltà attuali è una sola e richiede dedizione e impegno. “Per uscirne bisogna solo lavorare”, ha affermato con convinzione. Un messaggio semplice ma potente, che indica nel sacrificio e nell’allenamento quotidiano la chiave per ritrovare la giusta rotta e invertire la tendenza negativa.




