La notte che ha segnato la promozione del Cagliari in Serie A, grazie a un epico scontro con il Bari, continua a risuonare nelle parole dei protagonisti. Leonardo Pavoletti, autore del gol decisivo, ha ripercorso quei momenti cruciali durante un evento in Piazza Colombo a Costa Rei, offrendo una prospettiva unica sulla tensione e la determinazione che hanno caratterizzato la finale playoff di Serie B.
La vigilia e le scelte tattiche decisive
La vigilia della sfida decisiva per la promozione in massima serie era intrisa di una fiducia incrollabile tra le fila del Cagliari. Nonostante le aspettative esterne, all’interno del ritiro sardo non vi era alcun dubbio sull’esito finale della partita. “Ricordo la sera prima di Bari, in hotel, nessuno aveva dubbi sul fatto che avremmo vinto quella partita”, ha dichiarato Pavoletti. La sorpresa tattica di mister Ranieri, che schierò una formazione inattesa con elementi che avevano avuto meno spazio durante la stagione, si rivelò una mossa geniale. Il primo tempo vide i rossoblù dominare, sfiorando il vantaggio in più occasioni, con un’azione di Di Pardo che mise a dura prova il portiere avversario, evidenziando la brillantezza e la determinazione della squadra.
La reazione del Bari e il momento chiave
La ripresa, tuttavia, presentò un Bari più determinato e aggressivo, capace di mettere in difficoltà la compagine sarda. L’intensità del match crebbe, culminando in un episodio che fece tremare i tifosi cagliaritani: un tiro potente di Folorunsho che si stampò sulla traversa, un momento di pura adrenalina che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro. Dalla panchina, l’attesa era palpabile. “Ero impaziente, desideravo ardentemente entrare in campo e dare il mio contributo,” ha confessato Pavoletti, che vide il suo ingresso in campo arrivare solo negli istanti finali. Un’occasione inaspettata, trasformata in un’opportunità storica, con il gol che sigillò la promozione e consegnò il Cagliari alla Serie A, un epilogo che nessuno avrebbe potuto prevedere fino all’ultimo istante.
Rivalità in campo, rispetto fuori
Nonostante la rivalità sportiva di quella finale di Serie B, il rispetto per l’avversario è sempre stato evidente. “Il Bari era una formazione di grande valore, con individualità tecniche di spicco,” ha riconosciuto il bomber sardo. Un legame inaspettato si è poi creato con alcuni dei protagonisti di quella squadra pugliese, ora compagni di squadra. “È un piacere averli al mio fianco, ci raccontano spesso di quella notte e confermano che non c’era alcuna presunzione di vittoria anticipata da parte loro,” ha aggiunto, sottolineando come la lealtà e la professionalità abbiano sempre contraddistinto entrambe le formazioni.