Massimiliano Tangorra, ex calciatore del Bari, ha parlato della partita tra i biancorossi e lo Spezia, soffermandosi su alcuni aspetti cruciali che hanno caratterizzato la prestazione della squadra.
La superiorità numerica non sfruttata contro lo Spezia
Uno dei punti centrali dell’analisi di Tangorra su TuttoBari riguarda la gestione della superiorità numerica da parte del Bari. L’ex difensore ha sottolineato come, in situazioni simili, non sia sempre produttivo riempire la metà campo avversaria in modo confusionario. Secondo la sua visione sarebbe stato più efficace “togliere punti di riferimento” alla difesa schierata. Contro una squadra che si difende con otto uomini dietro la linea della palla, diventa fondamentale creare superiorità numerica sugli esterni per poi attaccare l’area.
Il ruolo di Antonucci e la crescita di Gytkjaer
Tangorra ha commentato anche la scelta di schierare Antonucci come mezzala, un ruolo con compiti diversi da quelli a cui è abituato. Pur ribadendo il suo principio secondo cui “ogni giocatore per potersi esprimere al massimo deve giocare il proprio ruolo”, ha riconosciuto una logica in questa decisione, specialmente in un centrocampo che richiede inserimenti e conclusioni dalle mezzali. Tuttavia ha ritenuto che questo cambiamento abbia inciso solo marginalmente sulla prestazione complessiva. Riguardo Christian Gytkjaer, autore del secondo gol consecutivo, Tangorra non si è mostrato sorpreso. Ha definito l’attaccante un “elemento fondamentale” e un “finalizzatore”, individuato dalla società proprio per questo scopo.




