L’ex calciatore biancorosso Massimiliano Tangorra ha offerto una lucida analisi della prestazione del Bari contro il Pescara, evidenziando le difficoltà che affliggono la squadra. Attraverso la sua consueta rubrica su TuttoBari, Tangorra ha sottolineato come i problemi non siano solo di natura tecnica o tattica, ma affondino le radici in aspetti caratteriali e mentali che impediscono al gruppo di esprimere il proprio potenziale.
Una squadra senza equilibrio e identità
Secondo Tangorra, la difficoltà del Bari nel capitalizzare la superiorità numerica è un sintomo di problemi più profondi. L’ex difensore ha parlato di una squadra che non ha ancora trovato una propria identità definita, con reparti che appaiono scollegati tra loro. Ha posto l’accento su una “seria incapacità nelle letture di gioco”, criticando in particolare difensori e centrocampisti per una fase di interdizione poco efficace. Per Tangorra, la squadra è alla ricerca di un equilibrio generale, sia dal punto di vista mentale che tattico, che al momento sembra mancare completamente.
Le prestazioni dei singoli e il gol di Maggiore
Analizzando episodi specifici della partita, come il gol del pareggio di Maggiore, Tangorra ha ridimensionato l’importanza del fatto che a segnare sia stato un subentrato. Ha spiegato che il gol non è una sorpresa, date le note capacità di inserimento del centrocampista. Ciò che invece deve far riflettere, secondo l’ex calciatore, è che il Pescara, ultimo in classifica, abbia mostrato una qualità di gioco superiore al Bari, sia in parità numerica che con un uomo in meno. Anche la buona prestazione di un singolo come Dorval non cambia il quadro generale: Tangorra ha concluso che il problema risiede nella squadra stessa, dove emergono “solo uno o due giocatori a partita”, mentre il resto del collettivo offre una prestazione insufficiente, compromettendo il risultato finale.




