L’ex portiere del Bari, Generoso Rossi, ha condiviso alcuni aneddoti del suo passato in biancorosso in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport.
L’esordio e la convivenza con Cassano
Rossi ha rievocato il suo debutto con la maglia del Bari, avvenuto nel settembre del 2000 in una partita contro il Verona. A guidare la squadra c’era Eugenio Fascetti, definito dal portiere un “sergente buono”. In campo, e soprattutto fuori, il suo compagno d’avventura era Antonio Cassano, con cui condivideva la stanza. Come raccontato nell’intervista, la convivenza non era sempre facile: Cassano era già allora un maniaco del calcio, capace di passare le notti a guardare partite di campionati sconosciuti, impedendo a Rossi di dormire. Ma l’intesa tra i due era forte, soprattutto quando si trattava di organizzare scherzi. Tra gli episodi ricordati, le urla di nomi a caso in aeroporto per poi incolpare altri compagni, e un episodio particolarmente audace a Lecce, dove Rossi imbottì di ovatta e alcool la sedia del massaggiatore e le diede fuoco.

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