La produzione del cortometraggio “UELÌ UELÀ”, un’opera cinematografica dedicata alla memorabile promozione del Bari in Serie A avvenuta nella stagione 1984/85, ha offerto l’occasione per un tuffo nel passato glorioso del club. A margine delle riprese, l’ex calciatore Alberto Bergossi ha condiviso le sue profonde riflessioni su quel periodo, rievocando con vivida emozione i momenti che segnarono un’epoca per la squadra pugliese e i suoi sostenitori. Le sue parole non sono solo un racconto personale, ma un tributo a un’impresa che risuona ancora oggi nel cuore dei tifosi biancorossi.
Un’emozione che dura nel tempo
Bergossi ha espresso un’emozione palpabile nel ripercorrere gli eventi di quella stagione. “Quei mesi furono un susseguirsi di emozioni indescrivibili,” avrebbe dichiarato l’ex attaccante, “ogni allenamento, ogni partita, era un passo verso un sogno che sembrava irraggiungibile. La promozione del 1985 non fu solo un traguardo sportivo, ma la celebrazione di un legame unico tra la squadra e la sua gente.” La sua testimonianza dipinge un quadro di gioia e soddisfazione per un obiettivo raggiunto con determinazione.
Aneddoti e il legame con la città
L’ex calciatore ha arricchito il suo racconto con aneddoti e ricordi che evidenziano il clima di unità e la passione che circondava il Bari di allora. “Ci sono momenti che restano impressi per sempre,” avrebbe aggiunto Bergossi, “e quella stagione è uno di questi. Ricordo l’entusiasmo dei tifosi, il calore dello stadio, la sensazione di far parte di qualcosa di grande. Sono ricordi che porto nel cuore con immenso affetto.” Le sue parole sottolineano come l’impresa del 1984/85 sia stata il frutto di un lavoro di squadra e di un sostegno incondizionato da parte della città.