Bari si avvicina al quinto posto dopo il pari della Cremonese

Bari Primavera, pareggio a reti inviolate con l’Avellino

La Primavera del Bari pareggia 0-0 contro l’Avellino al ‘S. Palmiotta’ di Modugno. Un match equilibrato nella 3a giornata del Campionato Nazionale ‘Primavera 2’ Girone B, che conferma la solidità difensiva biancorossa.

Al Campo sportivo ‘S. Palmiotta’ di Modugno, si è disputata la terza giornata del Campionato Nazionale ‘Primavera 2’ Girone B, che ha visto la formazione giovanile del Bari affrontare l’Avellino in una sfida cruciale per il prosieguo del torneo. L’incontro si è concluso con un pareggio a reti inviolate, un 0-0 che, pur non portando i tre punti, ha permesso ai biancorossi di dare continuità ai risultati positivi dopo la precedente vittoria. 

Formazioni e Strategie Iniziali

Per questa terza giornata del Campionato Nazionale ‘Primavera 2’ Girone B, mister Michele Anaclerio ha schierato il Bari con una formazione che vedeva Sanrocco tra i pali, protetto da una linea difensiva composta da Sassarini, Carrieri, Polito (vice capitano) e Mavraj (capitano). A centrocampo, Soldani, Spadavecchia e Caputi hanno cercato di dettare i ritmi, mentre in avanti il tridente era formato da Sidibe, Alonso Campagna e Keita, con l’obiettivo di scardinare la difesa avversaria.

La panchina biancorossa era ricca di opzioni, tra cui Mezzapesa, Dimonte, Legrottaglie, Emiliano, Vizziello, Mundo, Italia, Georgievski, Martire, Scarano, Stoyanov e Virginia, pronti a subentrare per modificare l’assetto tattico.

L’Avellino di mister Luigi Molino ha risposto con Barone in porta, Aloisi (capitano), Mellino, Amiranda, Manzo e Volpe in difesa. Il centrocampo irpino era presidiato da Santoro, Giunto e Di Costanzo, con Donofrio e Antoci (vice capitano) a guidare l’attacco.

Anche l’Avellino disponeva di una panchina profonda, con Margiotta, Lista, Bove, Napoletano, Sarcinella, Vignoli, Donato, Delishi, De Michele, Ed Boudaas e Dauria, a testimonianza della volontà di entrambi i tecnici di avere alternative valide per ogni fase della partita. 

Il primo tempo

Il primo tempo dell’incontro tra Bari e Avellino si è caratterizzato per un’intensa fase di studio reciproco, con entrambe le formazioni che hanno cercato di imporre il proprio gioco senza però riuscire a prevalere in maniera netta sull’avversario. Il cielo sereno sopra il ‘S. Palmiotta’ ha fatto da cornice a una frazione di gioco in cui le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi. I biancorossi hanno provato a costruire azioni offensive, sfruttando la velocità degli esterni e la fisicità delle punte, ma la retroguardia irpina, ben organizzata, ha saputo contenere le iniziative baresi, chiudendo gli spazi e limitando le conclusioni a rete. Il centrocampo ha visto una battaglia serrata per il possesso palla, con Caputi e Soldani da una parte e Santoro e Giunto dall’altra, impegnati a recuperare palloni e a innescare le rispettive manovre offensive. Nonostante l’impegno e la determinazione mostrati da entrambe le squadre, la prima metà di gioco si è conclusa senza reti, con il risultato di 0-0 che rifletteva fedelmente l’equilibrio e la sostanziale parità di forze in campo. 

Il secondo tempo

Per il Bari, mister Anaclerio ha optato per diverse sostituzioni: Caputi ha lasciato il posto a Stoyanov, Sidibe è stato rilevato da Martire, mentre Alonso Campagna ha ceduto il campo a Georgievski. Successivamente, Keita è stato sostituito da Italia, cercando di infondere nuova linfa all’attacco biancorosso e di trovare la giocata vincente. Anche l’Avellino ha operato numerosi cambi: Santoro è stato sostituito da Sarcinella, Giunto da De Michele, Donofrio da Donato, Di Costanzo da Vignoli e Antoci da Delisci, dimostrando la volontà di mister Molino di variare le soluzioni offensive e di mantenere alta l’intensità della squadra. La tensione in campo è aumentata, portando a quattro ammonizioni: Donofrio e Amiranda per l’Avellino, e Caputi e Georgievski per il Bari, a testimonianza dell’agonismo della sfida. Il direttore di gara ha concesso tre minuti di recupero nel secondo tempo, ma neanche questo tempo aggiuntivo è bastato a rompere l’impasse. Il fischio finale ha sancito il definitivo 0-0, un risultato che, se da un lato prolunga la striscia positiva del Bari, dall’altro lascia un po’ di rammarico per non aver saputo capitalizzare le opportunità in un match così combattuto e davanti ai circa 150 spettatori presenti al ‘S. Palmiotta’.