Dalle ceneri di un fallimento alla speranza di una rinascita, la storia recente del Bari è un racconto di alti e bassi, di sogni sfiorati e di incubi da cui risvegliarsi. L’arrivo di Luigi De Laurentiis ha rappresentato una nuova alba, ma il cammino si è rivelato più tortuoso del previsto. Ripercorriamo insieme le tappe di questa avventura, tra gioie, delusioni e la costante passione di una città intera.
L’ascesa dalla Serie D e i primi rimpianti
Nell’estate del 2018, il Bari ripartiva dalla Serie D, un punto zero da cui ricostruire tutto. La promozione in Serie C nel 2018-2019 fu una cavalcata trionfale, un dominio incontrastato che riaccese l’entusiasmo di una piazza desiderosa di tornare nel calcio che conta. La stagione successiva, 2019-2020, segnò il primo grande rimpianto: il campionato interrotto a causa del Covid-19 e la sconfitta in finale playoff contro la Reggiana lasciarono l’amaro in bocca.
Tra alti e bassi in Serie C
La stagione 2020-2021 fu un vero e proprio caos, con ben tre allenatori che si alternarono sulla panchina biancorossa. Una squadra senza identità, incapace di esprimere il proprio potenziale, uscì di scena al primo turno dei playoff contro l’AlbinoLeffe. La redenzione arrivò nel 2021-2022, con la vittoria del campionato di Serie C sotto la guida di Mignani, un allenatore capace di dare un’anima alla squadra e di riportare il Bari in Serie B.
L’illusione della Serie A e la lotta per la sopravvivenza
Il ritorno in Serie B nel 2022-2023 fu una sorpresa per molti. Il Bari, da neopromossa, si spinse fino alla finale playoff, sfiorando la promozione in Serie A. Un sogno infranto al 94′ di Bari-Cagliari, una ferita ancora aperta nel cuore dei tifosi. La stagione successiva, 2023-2024, si trasformò in un incubo: quattro allenatori diversi, una squadra spenta e la contestazione della piazza. La salvezza arrivò solo ai rigori nei playout contro la Ternana, un sospiro di sollievo dopo un’annata da dimenticare.
La ricerca di un nuovo equilibrio
Nella stagione 2024-2025, il Bari ha cercato di ritrovare un po’ di serenità, chiudendo il campionato al nono posto. Un piazzamento che, seppur lontano dai playoff, ha rappresentato un passo avanti rispetto all’anno precedente. La squadra, ancora alla ricerca di una precisa identità, ha mostrato segnali di miglioramento, gettando le basi per un futuro più ambizioso.ù