Matthias Verreth e Gaetano Castrovilli sono ormai considerati intoccabili nello scacchiere tattico di Caserta. Il belga ha conquistato saldamente il suo posto davanti alla difesa, dimostrando di essere un elemento insostituibile per l’equilibrio della squadra. Castrovilli, dopo aver superato le difficoltà extra-campo, è emerso come leader tecnico e vice-capitano, siglando anche una rete e rendendosi indispensabile per la formazione pugliese.
La situazione si fa più dinamica per quanto riguarda il terzo slot a centrocampo, dove non esiste un titolare fisso. In questa prima parte del campionato, si sono alternati con regolarità Pagano, Braunoder e Darboe. Le loro diverse caratteristiche offrono a Caserta un ventaglio di scelte che possono essere adattate in base alle esigenze specifiche di ogni partita.
Pagano rappresenta l’opzione più offensiva. Con la sua rapidità e tecnica, agisce quasi come un trequartista, portando un pericolo costante in zona gol. Nonostante non abbia ancora concretizzato tutte le occasioni create, la sua capacità di rendersi pericoloso è innegabile, e la sua giovane età promette ampi margini di miglioramento.
Quando l’obiettivo è dominare il possesso palla e controllare il ritmo della gara, Braunoder è la scelta ideale. Più orientato alla fase difensiva rispetto a Pagano, l’ex Como garantisce un prezioso equilibrio alla squadra, permettendo al Bari di gestire il gioco con maggiore autorità.
Infine, Darboe si distingue per le sue doti fisiche e la sua propensione alla fase difensiva. Tuttavia, non è da sottovalutare la sua capacità di inserirsi in avanti: la sua fisicità può trasformarsi in un’arma inaspettata anche in zona gol, aggiungendo un’ulteriore dimensione alle manovre offensive del Bari.
