L’attesa per il prossimo confronto tra Bari e Venezia è palpabile, e mentre i cuori biancorossi battono forte, è fondamentale analizzare le dinamiche che hanno caratterizzato le due formazioni nella passata stagione. Comprendere i punti di forza e le vulnerabilità emerse dai numeri può offrire una chiave di lettura preziosa per affrontare al meglio la sfida, trasformando ogni statistica in un potenziale vantaggio per i nostri galletti.
La forza offensiva dei galletti nel primo tempo
I galletti, nella passata stagione, hanno dimostrato una capacità offensiva notevole, concentrando la loro efficacia in un momento cruciale della partita. Ben 14 reti sono state messe a segno tra il 31° e il 45° minuto di gioco. Questo dato evidenzia una squadra capace di accelerare e colpire con decisione prima dell’intervallo, un’arma tattica che può spezzare gli equilibri e indirizzare il match fin dalle prime battute, mettendo sotto pressione gli avversari proprio quando il primo tempo volge al termine.
Attenzione ai minuti finali: un punto da monitorare
Tuttavia, l’analisi della passata stagione rivela anche un aspetto su cui porre attenzione: la fase difensiva nei minuti finali. Tra il 76° e il 90° minuto, il Bari ha incassato 11 gol. Questo dato suggerisce la necessità di mantenere alta la concentrazione e la solidità difensiva fino al triplice fischio, un aspetto cruciale per non vanificare gli sforzi compiuti e per gestire al meglio i momenti decisivi della gara, soprattutto quando il risultato è in bilico.
Venezia: le insidie delle palle inattive e la fragilità nel finale
Guardando in casa Venezia, emergono due caratteristiche distintive dalla passata stagione che il Bari dovrà tenere a mente. I lagunari si sono rivelati particolarmente pericolosi sulle palle inattive, con ben 16 reti su 32 totali arrivate da questa modalità, quasi il 50% del loro bottino. Questo rende fondamentale la massima attenzione su calci d’angolo e punizioni. D’altro canto, il Venezia ha mostrato una fragilità nei finali di gara, subendo 15 gol tra il 76° e il 90° minuto. Questa vulnerabilità avversaria potrebbe rappresentare un’opportunità d’oro per il Bari, che dovrà essere bravo a sfruttare ogni calo di tensione dei lagunari per colpire nel momento più opportuno.