Il Bari si trova a un bivio cruciale nella sua programmazione per la prossima stagione. Con la conferma di Magalini nel ruolo di direttore sportivo, l’attenzione si sposta sulla scelta del nuovo allenatore, un tassello fondamentale per definire le ambizioni e le strategie del club. L’addio di Moreno Longo, dopo una stagione altalenante, apre scenari interessanti e diverse opzioni per la guida tecnica della squadra.
Nesta in cima alla lista
Alessandro Nesta sembra essere il profilo più accreditato per la panchina del Bari. Reduce dall’esperienza al Monza, dove ha subito una retrocessione in Serie B, l’ex difensore di Lazio e Milan potrebbe essere attratto dalla possibilità di iniziare un progetto da zero, senza subentrare a stagione in corso. Il carisma e la leadership di una figura iconica come Nesta potrebbero infondere nuova autostima e fiducia in un ambiente che ha bisogno di ritrovare entusiasmo. Tuttavia, è importante sottolineare che Nesta non ha ancora dimostrato appieno il suo valore come allenatore, e la piazza barese è notoriamente esigente e poco incline a perdonare gli errori. Nonostante le incertezze, l’idea di affidare la squadra a un personaggio di tale calibro rappresenta una scommessa intrigante, con la speranza di dare una scossa positiva all’ambiente.
D’Aversa, Vivarini, Abate e Aquilani: le alternative
Oltre a Nesta, il Bari sta valutando diversi altri profili per la panchina. Roberto D’Aversa, reduce da una retrocessione con l’Empoli, è un allenatore esperto con una forte personalità e una comprovata capacità di imporsi. Tuttavia, come Longo, anche D’Aversa ha dimostrato in passato di avere difficoltà a mantenere alta la performance della squadra nel corso della stagione. Vincenzo Vivarini, reduce da una positiva esperienza al Catanzaro, è un altro nome in lizza. Vivarini ha già allenato il Bari in passato, portando la squadra ai playoff di Serie C nella stagione 2019-2020, e la sua conoscenza dell’ambiente potrebbe rappresentare un vantaggio. Infine, il Bari sta valutando anche profili più giovani e meno esperti come Ignazio Abate e Alberto Aquilani. Entrambi gli allenatori sono considerati figure emergenti nel panorama calcistico italiano e potrebbero portare nuove idee e un approccio innovativo alla guida della squadra. Abate, in particolare, ha fatto bene con la Ternana, nonostante le difficoltà societarie, e la sua freschezza potrebbe essere un elemento positivo per accendere l’entusiasmo dei tifosi.