Mirko Antenucci, ex attaccante del Bari, ha rilasciato dichiarazioni che ripercorrono la sua esperienza in biancorosso, analizzando le motivazioni che hanno portato alla sua partenza e svelando retroscena sulla sua ultima stagione. L’attaccante, che ha appeso le scarpe al chiodo dopo l’esperienza alla Spal, ha espresso il suo legame con la città di Bari e i rimpianti legati alla mancata promozione in Serie A.
Antenucci e l’addio al Bari: una scelta sofferta
La storia tra Mirko Antenucci e il Bari è stata intensa e ricca di emozioni, culminata con la promozione in Serie B e un campionato che ha sfiorato la massima serie. Tuttavia, l’attaccante ha rivelato che la sua avventura in biancorosso si è conclusa a causa della mancanza di presupposti per restare. “Non c’erano i presupposti per restare. Con il Bari c’è stata la promozione in B e poi con un campionato fantastico abbiamo sfiorato la serie A”, ha dichiarato Antenucci, sottolineando come la mancata promozione sia rimasta una ferita aperta nella sua carriera. L’attaccante ha ammesso di non aver mai superato quel fallimento, che ha segnato la fine della sua esperienza a Bari. Nonostante il rammarico, Antenucci ha conservato un ricordo positivo della sua esperienza in Puglia, dove ha segnato ben 63 reti in quattro stagioni, diventando un idolo per i tifosi biancorossi. Antenucci ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera a Bari.
Il rimpianto della mancata promozione e il rapporto con Cagliari
Uno dei momenti più dolorosi nella carriera di Antenucci è stato il fallimento nella promozione in Serie A con il Bari. L’attaccante ha confessato di non aver mai superato quel traguardo mancato, che ha rappresentato una grande delusione sia per lui che per la squadra. Antenucci ha ricordato la partita di andata contro il Cagliari, in cui è entrato in campo solo per battere il rigore del pareggio, senza nemmeno essersi riscaldato. Nonostante ciò, ha segnato il gol, dimostrando il suo attaccamento alla maglia e la sua professionalità. Tuttavia, nella gara di ritorno, Antenucci si aspettava un gesto di riconoscenza da parte dell’allenatore, magari con qualche minuto in campo nel finale. “Sì, nella gara di ritorno mi sarei aspettato un pizzico di riconoscenza nei miei confronti: anche i dieci minuti finali. Ma purtroppo è andata diversamente”, ha dichiarato l’attaccante, esprimendo il suo rammarico per come si è conclusa la sua esperienza a Bari. Nonostante la delusione, Antenucci ha conservato un buon ricordo del suo periodo in Puglia, dove ha lasciato un segno indelebile nella storia del club.
I gol più importanti e i ricordi più belli
Durante la sua esperienza al Bari, Mirko Antenucci ha segnato numerosi gol, alcuni dei quali sono rimasti impressi nella memoria dei tifosi. L’attaccante ha indicato il gol di Latina, che ha regalato la promozione in Serie B, come il più importante della sua carriera in biancorosso. “Il gol più importante? Il gol di Latina che ci ha regalato la promozione in serie B”, ha affermato Antenucci, sottolineando l’importanza di quel momento per la squadra e per la città. Tra i gol più belli, invece, Antenucci ha citato la mezza rovesciata contro il Catanzaro, un gesto tecnico spettacolare che ha esaltato le sue qualità. “Il più bello? Quello in mezza rovesciata con il Catanzaro. Ma ce ne sono stati altri niente male”, ha aggiunto l’attaccante, ricordando con affetto i suoi anni a Bari. Antenucci ha concluso la sua intervista ribadendo il suo legame con la città e con i tifosi, che lo hanno sempre sostenuto e apprezzato per la sua professionalità e il suo attaccamento alla maglia.