Il Bari spreca un'occasione d'oro prima della sosta del campionato
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Moncini si racconta: tra l’etichetta di ‘bomber di categoria’ e il ricordo di Cittadella

L’attaccante biancorosso si racconta in un’intervista, svelando la sua insofferenza per l’etichetta di ‘attaccante di categoria’ e ricordando con un velo di nostalgia i suoi mesi d’oro a Cittadella.

Gabriele Moncini, attaccante del Bari, si è raccontato in una chiacchierata diffusa attraverso i canali ufficiali del club. L’intervista ha toccato diversi aspetti della sua carriera, mettendo in luce un lato personale e le ambizioni del calciatore.

L’etichetta che sta stretta

Uno dei temi più sentiti da Moncini è la definizione di “attaccante di categoria”, un’etichetta che, per sua stessa ammissione, tende a infastidirlo. “Mi fa un po’ incazzare”, ha confidato, pur riconoscendo che questa percezione possa derivare dal suo percorso professionale. La sua reazione mostra un giocatore consapevole del proprio valore e forse desideroso di dimostrare di poter ambire a palcoscenici ancora più importanti.

Il passato a Cittadella

Nel corso dell’intervista, l’attaccante ha anche ripercorso una delle tappe più significative della sua carriera: i sei mesi trascorsi al Cittadella. Un periodo definito “pazzesco”, durante il quale tutto sembrava girare per il verso giusto. “La squadra girava bene, l’ambiente era perfetto e ogni palla che arrivava facevo gol”, ha ricordato Moncini. Un’esperienza quasi perfetta, macchiata solo dal rammarico per la finale playoff persa, che ha lasciato un sapore amaro nonostante le grandi soddisfazioni personali.