Nel consueto appuntamento del lunedì con la trasmissione sportiva di Radiobari, “Tb Sport Il bianco e il rosso“, il centrocampista biancorosso Gaetano Castrovilli ha offerto una lucida analisi sul momento delicato che sta attraversando la squadra. Le sue parole, cariche di sincerità e profondo attaccamento alla maglia, hanno delineato un quadro in cui le difficoltà attuali non risiedono tanto nelle qualità tecniche, quanto piuttosto in una lacuna di natura psicologica e attitudinale.
L’analisi di Castrovilli
Il giocatore, originario di Minervino Murge, ha posto l’accento sulla necessità di un lavoro più profondo sull’aspetto mentale. Ha chiarito che il prossimo ritiro a Castel di Sangro non è da intendersi come una punizione per il gruppo, ma piuttosto come un’opportunità per ritrovare la concentrazione e la coesione necessarie. “Abbiamo una squadra forte,” ha affermato il centrocampista, “ma in questo periodo ci sta venendo meno un aspetto mentale fondamentale. Questa piazza è esigente, e ognuno di noi deve guardare a sé stesso per dare il massimo.”
Atteggiamento
Riflettendo sulla pesante sconfitta subita a Reggio Emilia, Castrovilli ha sottolineato come l’atteggiamento sia un elemento cruciale che al momento sembra latitare. Ha invocato una maggiore responsabilità collettiva: “Quando un compagno commette un errore, altri dieci devono essere pronti a rimediare.” Ha inoltre evidenziato il ruolo sempre più determinante dei giocatori che subentrano a partita in corso, capaci di cambiare le sorti di un incontro. Il centrocampista ha ribadito l’importanza di affrontare ogni gara con la giusta mentalità, evitando qualsiasi forma di presunzione e concentrandosi sul presente.
Meno assist e più gol per Castrovilli
Dal punto di vista tattico, l’ex Fiorentina ha riconosciuto la necessità di migliorare la fase difensiva, un compito che, a suo dire, non riguarda solo i difensori, ma l’intera squadra. Castrovilli ha anche fatto un’autoanalisi sulle proprie prestazioni, ammettendo una certa tendenza all’eccessivo altruismo in zona gol. “È sempre stato un mio limite,” ha confessato, “spesso cerco il passaggio per il compagno quando dovrei essere più egoista e calciare in porta.”
Il legame viscerale con il Bari
Non è mancato un toccante messaggio d’affetto per il Bari, squadra alla quale è legato da un profondo sentimento, avendo vestito nuovamente la maglia biancorossa dopo un percorso personale non privo di ostacoli. “Sono un tifoso sfegatato del Bari,” ha dichiarato, rivelando che il suo idolo d’infanzia era Bellomo. Ha concluso con un messaggio di resilienza, sottolineando come nella vita, così come nello sport, sia fondamentale non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, accettando i momenti negativi e lottando per superarli.




