Caputo: "Bari è una piazza da Serie A. Vedo malcontento tra i tifosi"
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Caputo tra Bari e Sampdoria: “Credevo nei playoff per entrambe…”

Ciccio Caputo, doppio ex di Bari e Sampdoria, analizza il difficile inizio di stagione delle sue ex squadre. Tra ricordi emozionanti e previsioni caute, l’attaccante sottolinea l’importanza dell’unità e della pazienza per risalire la classifica.

Ciccio Caputo, attaccante dal passato glorioso con entrambe le maglie, ha offerto la sua prospettiva in vista dell’imminente scontro tra Bari e Sampdoria di sabato alle 19.30 in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno.

Caputo e il peso di due maglie importanti

Per Caputo, la sfida non è mai una semplice partita. “Sono state due tappe fondamentali nel mio percorso, due realtà vissute in momenti particolari, ma che hanno lasciato un segno indelebile”. Il legame con Bari è viscerale: “la sento profondamente essendo figlio di questa terra” mentre la Sampdoria, nonostante un periodo societario complesso, “ha rappresentato la maglia più significativa che abbia mai indossato”. Tra i ricordi più vividi, spicca la tripletta in Serie B contro il Grosseto, sotto la guida di Antonio Conte, un momento che ha preceduto la promozione in massima serie. Sul fronte blucerchiato, l’emozione di un gol nel derby contro il Genoa, quattro anni fa, in una stagione difficile, rimane impressa nella sua memoria.

L’inizio di stagione

L’inizio di campionato di entrambe le formazioni ha colto di sorpresa l’attaccante. “Sono rimasto molto colpito, considerando il mercato e il blasone di queste piazze”. Caputo nutriva aspettative elevate, specialmente per la Sampdoria: “Ero convinto che dopo un’annata negativa si sarebbe rialzata, spinta dall’entusiasmo dei suoi tifosi, puntando almeno ai playoff”. Simili le previsioni per il Bari, che “aveva concluso un mercato importante“. La realtà, dopo le prime quattro giornate, mostra invece due squadre in evidente difficoltà, una situazione che rende la risalita in classifica tutt’altro che semplice.

Piazze storiche

Le difficoltà non sono solo tecniche, ma anche psicologiche: “Bari e Sampdoria vivono situazioni molto simili, due realtà importanti a livello nazionale, con una storia e tifosi incredibili. Vederle così in basso è duro da accettare“. Il cambio di numerosi giocatori, se da un lato porta entusiasmo, dall’altro richiede tempo per creare la giusta alchimia: “Quando si cambiano tanti elementi, serve che molti fattori si incastrino alla perfezione. Purtroppo, in questo momento, la giusta intesa non si è ancora creata in nessuna delle due squadre”.

Caputo su Massimo Coda

Entrambe le formazioni hanno mostrato un rendimento offensivo limitato, con soli due gol all’attivo. Per la Sampdoria, Caputo individua in Massimo Coda una potenziale chiave di volta: “Lo conosciamo tutti, è un giocatore esperto, di spessore tecnico, con una carriera importante. Lui, insieme ad altri, potrebbe risollevare le sorti della squadra”. La situazione del Bari, invece, è descritta come “davvero delicata”. Qui, la ricetta è chiara: “Bisogna compattarsi, trovare equilibrio e remare tutti nella stessa direzione. Se si inizia a fare confusione, diventa difficile per tutti, tifosi inclusi. Serve pazienza per ritrovare fiducia ed entusiasmo”:

Il valore delle rose

Caputo ha sottolineato la qualità degli organici e l’importanza del ruolo degli attaccanti: “Bari e Sampdoria hanno giocatori importanti e rose di valore. Nelle squadre che puntano in alto, gli attaccanti sono fondamentali, fanno la differenza. Per il Bari, elementi come Bellomo, Castrovilli e Partipilo, che conosco bene, possono dare un contributo significativo, ma da soli non possono cambiare le sorti, C’è bisogno di compattezza tra tutte le componenti, anche se capisco che i tifosi abbiano le proprie idee. Le critiche alla società non devono ricadere sulla squadra, per il bene di tutti”.

Come andrà la partita di sabato

In vista della partita, Caputo ha offerto una previsione cauta: “Se analizziamo i numeri, probabilmente ne uscirà un pareggio, potrebbe essere un confronto per non farsi del male”. Il Bari, giocando in casa, potrebbe avere un leggero vantaggio, spinto dall’amicizia tra le tifoserie e da un pubblico numeroso. Guardando oltre il singolo match, l’attaccante mantiene la sua convinzione iniziale: “Prima del campionato, avevo inserito entrambe nei playoff, perché sono attrezzate per un certo tipo di percorso. C’è ancora tempo per rilanciarsi e risalire posizioni. Dipende molto dai calciatori e da tanti fattori”.