Il futuro del Bari è avvolto nell’incertezza, come rivelato da Antonio Decaro, ex sindaco della città, che ha espresso preoccupazione per la mancanza di acquirenti interessati al club. Nonostante i tentativi di contatto con potenziali investitori, tra cui una cordata guidata da Gianni Rivera e uno sceicco, non ci sono stati sviluppi concreti. Decaro ha sottolineato l’importanza di non prorogare la scadenza per la multiproprietà, lasciando intendere che il tempo stringe per trovare una soluzione.
Decaro e le trattative in stallo
Le trattative per la vendita del Bari sembrano essere in una fase di stallo. Decaro ha dichiarato di aver messo in contatto la famiglia De Laurentiis con potenziali acquirenti, ma finora nessuna offerta concreta è stata presentata. La situazione è resa ancora più complessa dalla mancanza di chiarezza sulla disponibilità effettiva del club sul mercato. La preoccupazione principale è che il tempo per risolvere la questione della multiproprietà stia per scadere, il che potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del club: “Ho messo la famiglia De Laurentiis in contatto con la cordata guidata da Gianni Rivera e con lo sceicco. Pare che però non sia arrivata richiesta dalla società dello sceicco. Più che dire che mi auspico che la società sia venduta e andare in giro a caccia di acquirenti non posso fare. Ad oggi, però, non ho incontrato società interessate a prendere il Bari. Non so neanche se la società sia in vendita. Io credo che sarebbe una scorrettezza prorogare la scadenza per la multiproprietà”.
Il ruolo della famiglia De Laurentiis
La famiglia De Laurentiis, attuale proprietaria del Bari, è al centro delle discussioni sul futuro del club. Nonostante i tentativi di Decaro di facilitare le trattative, sembra che non ci siano stati progressi significativi. La mancanza di interesse da parte di potenziali acquirenti potrebbe essere dovuta a vari fattori, tra cui le incertezze legate alla multiproprietà e le condizioni economiche del club. La situazione richiede una soluzione rapida per evitare conseguenze negative per il Bari.