La difesa del Bari mostra segni di fragilità, un problema che evidenzia la mancanza di una figura carismatica in grado di guidare il reparto. Questa situazione attuale stride con il passato del club, che ha visto tra le sue fila difensori di grande spessore e personalità, capaci di lasciare un segno indelebile nella storia biancorossa e nel cuore dei tifosi. Ripercorrere le gesta di questi campioni del passato offre uno spunto di riflessione sulla solidità difensiva che ha caratterizzato la squadra in diverse epoche.
Massimo Carrera, il pilastro della promozione
Uno dei nomi più iconici legati alla difesa del Bari è senza dubbio quello di Massimo Carrera. Dal 1986 al 1991, ha rappresentato un punto di riferimento per la retroguardia biancorossa, culminando la sua esperienza con la memorabile promozione in Serie A nella stagione 1988-89, sotto la guida tecnica di Gaetano Salvemini. In totale, Carrera ha disputato 156 partite con la maglia del Bari, segnando anche quattro reti e dimostrando un attaccamento e una leadership che i tifosi non hanno dimenticato.
Lorenzo Amoruso, il barese dal cuore biancorosso
Compagno di squadra di Carrera in quella storica promozione, Lorenzo Amoruso, barese di nascita, ha vissuto due diverse fasi con la maglia del club. La prima, dal 1988 al 1991, e una seconda, più matura, tra il 1993 e il 1995. Proprio in questo secondo periodo, Amoruso è stato protagonista di un’altra grande impresa: la promozione in Serie A del 1993-94 con Beppe Materazzi in panchina. La sua grinta e il suo carisma ne hanno fatto un leader naturale, totalizzando 75 presenze e 8 gol complessivi con i galletti.
Gaetano De Rosa e Leonardo Bonucci, temperamento e classe
Anche in periodi meno fortunati per il club, non sono mancate figure di spicco. Gaetano De Rosa, al Bari dal 1997 al 2004, è ricordato per il suo temperamento e la sua abilità nel comandare la difesa, nonostante la retrocessione del 2001. Più tardi, nella stagione 2009-10, la difesa biancorossa ha potuto contare sul talento di un giovane Leonardo Bonucci. Sotto la guida di Giampiero Ventura, l’allora futuro campione d’Europa ha mostrato le sue qualità in 38 partite, contribuendo con la sua classe alla solidità della squadra in Serie A.
Valerio Di Cesare, l’ultimo gladiatore
In tempi più recenti, il ruolo di leader difensivo è stato incarnato da Valerio Di Cesare. La sua avventura a Bari, iniziata tra il 2015 e il 2017, è diventata leggendaria soprattutto a partire dal 2018. Di Cesare è stato il simbolo della rinascita del club dopo il fallimento, guidando la squadra dalla Serie D fino a sfiorare il ritorno in Serie A nella finale del 2023. La sua dedizione lo ha reso un’icona per i tifosi, prima del suo recente passaggio al ruolo dirigenziale a fianco del ds Magalini.




