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La parabola di Bari e Sudtirol: da una semifinale playoff a una sfida per la salvezza

Dalla semifinale playoff che fece sognare la Serie A, Bari e Sudtirol si ritrovano avversarie con un obiettivo opposto: la salvezza. Un confronto tra passato e presente.

Il prossimo incontro tra Bari e Sudtirol, in programma domani alle 15, assume i contorni di una sfida dal sapore completamente diverso rispetto al recente passato. Il 2 giugno 2023, le due squadre si contendevano l’accesso alla finale playoff per la Serie A in un “San Nicola” traboccante di speranza. Oggi, a distanza di meno di un anno, la realtà è ben diversa e vede entrambe le compagini impegnate in una difficile battaglia per mantenere la categoria.

I protagonisti di allora e di oggi

La memoria di quella serata è legata indissolubilmente al gol di Leonardo Benedetti al 70′, che regalò al Bari la qualificazione. Il centrocampista, eroe di quella partita, milita ora nella Sampdoria, un’altra squadra coinvolta nella lotta per non retrocedere. Un altro volto chiave di quell’incontro fu Giacomo Ricci, la cui espulsione nel primo tempo costrinse i biancorossi a una lunga inferiorità numerica; oggi il terzino gioca in Serie C con il Benevento. Della formazione titolare di quella semifinale, sono pochi i superstiti in casa Bari: i difensori Francesco Vicari e Mehdi Dorval, insieme a Nicola Bellomo. A loro si aggiunge Valerio Di Cesare, passato dal campo alla scrivania con il nuovo ruolo di vice direttore sportivo. Anche nel Sudtirol la rosa è cambiata, ma alcuni pilastri di allora come il portiere Giacomo Poluzzi, il capitano Fabian Tait e l’attaccante Raphael Odogwu sono ancora a Bolzano.

Destini incrociati per i due tecnici

Un capitolo a parte meritano i due allenatori, principali artefici delle sorprendenti cavalcate delle due squadre nella passata stagione. Michele Mignani, che guidava il Bari, siede ora sulla panchina del Cesena, con cui sta ottenendo ottimi risultati e punta a traguardi importanti. Percorso inverso, invece, per Pierpaolo Bisoli: dopo aver lasciato il Sudtirol, ha vissuto due esperienze negative, prima a Modena e poi a Brescia, entrambe terminate con un esonero. Le traiettorie differenti dei due tecnici rispecchiano fedelmente il cambiamento di status e ambizioni che ha coinvolto le due società.