Arrivano le prime conseguenze dopo il pestaggio del tifoso fuori dal San Nicola nel postpartita di Bari-Pisa. Il fatto, che nelle ultime ore sta circolando molto sui social, ha portato a tre arresti tra cui ci sarebbe anche colui che ha avuto la peggio nel pestaggio davanti agli occhi di suo figlio.
Un episodio di violenza inaspettato
All’esterno dello stadio San Nicola, un tifoso è stato aggredito davanti al figlio, un evento che ha scosso la comunità sportiva. La polizia ha arrestato tre persone, tra cui la stessa vittima dell’aggressione, accusate di rissa pluriaggravata. Le indagini hanno rivelato che il tifoso, inizialmente considerato vittima, avrebbe in realtà iniziato la lite con un colpo violento al volto di un altro tifoso.
La contestazione organizzata
La tifoseria organizzata barese, in segno di protesta contro la presidenza della società, ha messo in atto una contestazione coordinata. Dopo aver assistito alla partita senza bandiere o vessilli, circa 300 ultras si sono radunati nel parcheggio antistante la curva nord, per poi spostarsi davanti alla tribuna d’onore, inscenando una protesta pacifica ma determinata.
Intervento delle forze dell’ordine
La situazione è degenerata in un violento tafferuglio, sedato solo grazie all’intervento tempestivo della Polizia di Stato. Le immagini dell’aggressione, diffuse sui social, hanno mostrato la brutalità dell’evento, con un bambino in lacrime testimone involontario della scena. Le autorità hanno identificato e arrestato i responsabili, ponendo fine a una giornata di tensione e violenza.