L’inizio della stagione 2025/2026 di Serie BKT non sarà solo un momento di attesa per le emozioni del campo, ma anche il palcoscenico per un messaggio cruciale. La Lega Serie B, in stretta collaborazione con Lega Serie A e Lega Pro, ha lanciato una vasta campagna di sensibilizzazione contro la pirateria audiovisiva. Questa iniziativa, intitolata #STOPIRACY – LA PIRATERIA UCCIDE IL CALCIO, mira a informare i tifosi sui danni concreti e spesso sottovalutati di un fenomeno che minaccia la sostenibilità dell’intero sistema calcistico italiano.
Un fronte comune contro un nemico invisibile
Durante la prima e la seconda giornata del campionato di Serie BKT 2025/2026, gli stadi e le trasmissioni televisive diventeranno veicoli di questo importante appello. Sui maxischermi degli impianti sportivi e attraverso gli spot televisivi, verrà diffuso un messaggio inequivocabile: la visione illegale di contenuti sportivi non è un gesto innocuo, ma un reato con gravi conseguenze. L’impegno congiunto delle tre leghe professionistiche italiane sottolinea la serietà della minaccia e la necessità di un fronte unito per difendere il valore e l’integrità dello sport.
Numeri allarmanti e danni concreti
I dati emersi nel 2024 dipingono un quadro preoccupante. Si stima che il 38% degli adulti italiani abbia commesso almeno un atto di pirateria, fruendo illecitamente di eventi sportivi live, film o serie. Questo si traduce in circa 295 milioni di atti di pirateria e una perdita stimata di 2,2 miliardi di euro per l’economia italiana, con oltre 12.000 posti di lavoro a rischio. Nonostante il 75% degli adolescenti e il 78% degli adulti pirati siano consapevoli della natura criminale delle loro azioni, quasi la metà (49%) ritiene di non causare danni significativi.
I rischi nascosti dietro lo streaming illegale
Questa percezione distorta è particolarmente pericolosa. Guardare una partita illegalmente non solo costituisce un reato, ma espone direttamente l’individuo alla criminalità organizzata. Le autorità sono sempre più attive nel contrastare lo streaming illegale, e gli utenti possono trovarsi sotto indagini, con sanzioni penali ed economiche. È un rischio che va oltre la semplice violazione delle regole, toccando la sicurezza personale e finanziaria, come il furto di dati attraverso i sistemi di pagamento.
L’appello del Presidente Bedin: difendere il sistema
Il Presidente della Lega Serie B, Paolo Bedin, ha espresso con forza la gravità della situazione. «C’è un dato oggettivo, dai 300 ai 400 milioni di euro vengono sottratti al sistema, che equivalgono a un terzo del volume d’affari complessivo», ha dichiarato Bedin, sottolineando l’enorme danno economico. Ha poi aggiunto: «Dobbiamo lavorare congiuntamente a Governo, Federazione e le Leghe per far capire a chi usa il ‘pezzotto’ che non rischia solo la sottrazione di dati attraverso le carte di credito, ma anche una denuncia penale, perché siamo di fronte a un reato». L’appello è chiaro: difendere il sistema calcistico significa rispettare le regole, le norme e i diritti dei club, delle leghe e dei broadcaster che investono nei campionati.