L'ex Sandro Tovalieri: "A Bari si vive di pane e pallone. Se c'è delusione, tutto decade"

L’ex Sandro Tovalieri: “A Bari si vive di pane e pallone. Se c’è delusione, tutto decade”

Sandro Tovalieri, ex icona del Bari, riflette sulla storica vittoria del 1995 contro il Milan e analizza il presente complesso della squadra in Serie B, tra la delusione dei tifosi e le sfide del mercato. Leggi l’estratto della sua intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno.

Sandro Tovalieri, icona del Bari e autore di pagine memorabili nella storia biancorossa, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul passato glorioso e sul presente complesso della squadra pugliese. Le sue parole, rilasciate a La Gazzetta del Mezzogiorno, giungono alla vigilia di un appuntamento significativo: il ritorno del Bari ad affrontare il Milan in Coppa Italia, un incrocio che rievoca ricordi di trionfi inaspettati e sottolinea le sfide attuali che il club sta affrontando.

Il ricordo indelebile della Serie A

Il “Cobra” ha ripercorso con affetto la storica vittoria del Bari sul Milan a San Siro, avvenuta il 28 maggio 1995. “È stato un momento indimenticabile – ha affermato Tovalieri – perché rappresentava la prima volta che il Bari riusciva a imporsi sul campo del Milan. Segnare il gol decisivo in uno stadio così prestigioso fu cruciale per garantirci la salvezza con una giornata di anticipo. Il Milan di quei tempi era uno squadrone imbattibile. Regalammo una grande felicità alla città e ai tifosi del Bari”. Poi ha ricordato l’azione che portò al gol, un cross di Gautieri finalizzato con un potente destro, e l’emozione di giocare davanti a migliaia di tifosi biancorossi. San Siro, per Tovalieri, era un campo fortunato, teatro anche di un’altra impresa: la vittoria per 2-1 contro l’Inter il 16 ottobre 1994, dove anch’egli lasciò il segno.

Il presente in Serie B e il confronto con il passato

Il prossimo incontro di Coppa Italia tra Milan e Bari, dopo 14 anni dall’ultimo confronto, si presenta in un contesto radicalmente diverso. Il Bari, infatti, si trova attualmente impantanato nel campionato di Serie B, avendo anche attraversato periodi difficili nelle categorie inferiori a seguito di un fallimento. La squadra, sotto la guida del nuovo tecnico Caserta, ha subito un profondo rinnovamento, ma la stagione si apre con numerosi interrogativi.

La delusione dei tifosi e la campagna abbonamenti

Un dato che preoccupa Tovalieri è la scarsa adesione alla campagna abbonamenti, con sole 1.400 tessere sottoscritte, un numero esiguo se confrontato con i 5mila attesi a Milano per la Coppa Italia. “La bassa cifra degli abbonati è motivo di grande amarezza e preoccupazione”, ha commentato l’ex attaccante. “È insolito che la tifoseria non risponda presente in questo modo. C’è una chiara insoddisfazione verso la società, e i tifosi sono stanchi di una Serie B senza obiettivi chiari, con il rischio di scivolare ulteriormente. A Bari si vive di pane e pallone. Parliamo di una piazza che anche in B o in C, se vai bene, ti porta trentamila persone allo stadio. Ma se c’è delusione, tutto decade. Il dato fa riflettere, fermo restando che l’amore per la maglia resta intoccabile”. Tovalieri, poi, ha espresso la speranza che buoni risultati iniziali possano invertire la tendenza e riaccendere la passione.

Analisi del mercato e prospettive per la Serie B

Riguardo al mercato, Tovalieri ha espresso alcune perplessità. “Credo che cambiare troppi elementi ogni anno renda difficile trovare la giusta amalgama. Si sono persi giocatori fondamentali come Benali, Maita, Maiello e Dorval, profili non semplici da rimpiazzare”. Pur riconoscendo l’arrivo di elementi importanti come Partipilo, che realizza il desiderio di tornare a casa, ha evidenziato la necessità di tempo per l’assestamento della squadra con il nuovo allenatore. “Servono mesi per trovare l’equilibrio, ma il calendario non aspetta”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di un buon inizio per evitare di ritrovarsi in situazioni complicate.

Le amichevoli e le aspettative per la stagione

Sulle amichevoli precampionato, Tovalieri ha mantenuto un approccio pragmatico. “Le amichevoli servono principalmente per la condizione fisica e per provare schemi, i risultati contano poco”, ha dichiarato. Ha descritto un Bari costruito per disputare un buon campionato, ma ha anche evidenziato la necessità di ulteriori innesti. “Mancano ancora dei tasselli e nelle previsioni attuali il Bari non rientra tra le squadre che lotteranno per la promozione diretta in Serie A”. Tuttavia, ha ricordato come la Serie B sia un campionato imprevedibile, capace di riservare sorprese, citando l’esempio della sua stessa esperienza con il Bari che vinse il campionato partendo da outsider.