Pagano: “Più gol e assist per il Bari, mi ispiro a Musiala”

Riccardo Pagano, nuovo centrocampista del Bari, svela le sue ambizioni: più gol e assist per la squadra. Parla del gruppo unito, della scelta di Bari, dell’ispirazione a Musiala e dell’esperienza con Mourinho.

Il cuore pulsante del Bari si prepara a battere forte, e tra i nuovi innesti che promettono di accendere la passione biancorossa c’è Riccardo Pagano. Il giovane centrocampista, intervistato durante l’appuntamento di ‘Gioco di squadra’ su RadioBari, ha offerto uno spaccato profondo sul suo arrivo, le ambizioni e la costruzione di un gruppo che punta in alto. Le sue parole risuonano come un inno alla dedizione e all’entusiasmo, delineando un percorso fatto di lavoro e coesione.

Il gruppo e la preparazione: la forza del collettivo

Pagano ha sottolineato l’intensità della preparazione estiva, evidenziando come il lavoro svolto con il tecnico sia fondamentale per affrontare al meglio la stagione imminente. “Stiamo affrontando una preparazione rigorosa, è essenziale stringere i denti ora per raccogliere i frutti più avanti,” ha affermato, aggiungendo che l’unità del gruppo è già una realtà tangibile. “Fin dal primo giorno, abbiamo creato un legame forte, ci divertiamo e lavoriamo insieme. Questa coesione sarà un pilastro, specialmente nei momenti di maggiore difficoltà.”

La scelta di Bari: un ritorno alle origini

La decisione di vestire la maglia del Bari è stata, per Pagano, quasi naturale. Il richiamo di una piazza con una tifoseria così calorosa e l’opportunità di ritrovare un allenatore con cui aveva già lavorato in passato hanno reso la scelta semplice. “Conoscevo già l’importanza di giocare qui, con un pubblico così appassionato. Ritrovare un tecnico che mi conosce e che io conosco ha semplificato ogni cosa,” ha spiegato, evidenziando il vantaggio di un rapporto già consolidato.

Caratteristiche in campo e ispirazioni: tra dribbling e Musiala

Descrivendo le sue qualità in campo, Pagano si è presentato come un centrocampista versatile, capace di agire sia come mezzala che come trequartista, a seconda delle esigenze tattiche. “Amo avere il pallone tra i piedi e sono convinto delle mie capacità nel dribbling e nel tiro dalla distanza,” ha dichiarato, pur riconoscendo la necessità di migliorare nella fase difensiva. L’esperienza della passata stagione, segnata da qualche infortunio, è stata un bagaglio prezioso. La sua fonte d’ispirazione è chiara: “Mi rifaccio a Musiala, uno dei migliori trequartisti moderni; cerco di apprendere il più possibile da lui.”

L’eredità di Mourinho: lezioni di calcio e personalità

Un capitolo significativo della sua formazione è stato l’incontro con José Mourinho. Pagano ha raccontato con orgoglio l’opportunità di essere stato allenato da uno dei tecnici più stimati al mondo. “Essere guidato da Mourinho è stato un privilegio, ho imparato moltissimo,” ha rivelato. Il tecnico portoghese lo ha promosso dalla Primavera alla prima squadra, offrendogli consigli preziosi: “Mi incoraggiava a rimanere fedele a me stesso e a continuare a lavorare sodo.” Il rapporto era paritario, con Mourinho che trattava tutti i giocatori allo stesso modo, indipendentemente dall’esperienza. L’osservazione di campioni come Dybala e Paredes, capaci di “uscire dagli schemi” con un tocco di classe in più, ha ulteriormente arricchito il suo percorso.

Obiettivi personali e ruolo: al servizio della squadra

Gli obiettivi personali di Pagano sono strettamente legati al successo collettivo. “Il mio scopo è contribuire con più gol e assist, perché questo significa aiutare la squadra a raggiungere i risultati,” ha affermato. Per lui, il rendimento individuale è una conseguenza del lavoro di squadra. Nel calcio moderno, il suo ruolo richiede una padronanza completa di entrambe le fasi di gioco. “Quando abbiamo il possesso, il mister mi chiede di portare qualità e di osare giocate decisive. Senza palla, ognuno ha un compito ben definito,” ha concluso, sottolineando l’importanza dell’equilibrio tattico.

Futuro e compagni: entusiasmo e integrazione

Riguardo alla sua permanenza a Bari, Pagano ha lasciato intendere che le decisioni finali spettano alle società e ai procuratori, ma ha ribadito il suo impegno totale. “Sono qui con grande entusiasmo per dimostrare il mio valore. Ogni giorno mi impegnerò per migliorare e fare bene,” ha assicurato, promettendo il massimo per i tifosi e la società che ha creduto in lui. L’accoglienza dei nuovi compagni è stata un altro aspetto positivo: “Molti li conoscevo già per le loro qualità tecniche, ma mi hanno colpito soprattutto a livello umano. Mi hanno accolto benissimo fin dal primo giorno, ed è fondamentale.”