La leggenda di Igor Protti: il bomber che ha scritto la storia del Bari

Ripercorri la leggendaria storia di Igor Protti al Bari: quattro anni indimenticabili, dalla Serie B alla Serie A, culminati nel titolo di capocannoniere e un record unico nel calcio italiano. Un simbolo eterno per i tifosi.

Il legame tra una squadra e i suoi simboli è un filo indissolubile, capace di trascendere il tempo e le categorie. A Bari, questo legame trova una delle sue espressioni più pure nella figura di Igor Protti, un attaccante che per quattro stagioni ha incarnato lo spirito dei galletti, lasciando un’impronta indelebile nel cuore dei tifosi. La sua storia in biancorosso è un capitolo di passione, gol e record, ancora oggi celebrato a trent’anni di distanza.

L’ascesa dalla Serie B: i primi anni in biancorosso

L’avventura di Protti in Puglia ebbe inizio nel giugno 1992, con il Bari impegnato nel campionato di Serie B. Fin da subito, il bomber dimostrò il suo valore: nella sua prima annata, mise a segno 9 reti in 33 presenze. La stagione successiva, quella del 1993-94, lo vide contribuire con altri 6 gol in 18 apparizioni, un contributo fondamentale che permise ai galletti di conquistare la tanto agognata promozione in Serie A, riportando il Bari nel massimo campionato italiano.

L’impatto in Serie A e la stagione da record di Protti

L’approdo nella massima serie non spense la sua vena realizzativa. Nel campionato 1994-95, il primo per lui in Serie A con la maglia biancorossa, Protti continuò a essere un punto di riferimento offensivo. In 28 presenze, riuscì a mettere a referto 7 marcature, dimostrando di poter competere e segnare anche contro le difese più blasonate del calcio italiano.

Il capocannoniere e la retrocessione: un destino beffardo

La stagione 1995-96 rappresenta l’apice della sua carriera a Bari e un capitolo unico nella storia del calcio italiano. In quell’annata, Protti si superò, realizzando ben 24 gol in 33 presenze e conquistando il titolo di capocannoniere della Serie A, a pari merito con Beppe Signori. Un’impresa straordinaria, macchiata però da un destino beffardo: nonostante il suo incredibile bottino di reti, il Bari retrocesse in Serie B. Fu la prima volta nella storia del campionato italiano che una squadra retrocedeva avendo tra le sue fila il miglior marcatore. Tra le sue prodezze di quella stagione, spiccano una tripletta alla Lazio e diverse doppiette contro avversarie di prestigio come Inter, Juventus e Atalanta.

Un record unico e l’addio di Protti al cuore dei tifosi

L’eredità di Protti a Bari va oltre i singoli gol. È uno dei due soli calciatori nella storia, insieme a Dario Hubner, ad aver conquistato il titolo di capocannoniere in Serie A, Serie B e Serie C, un record che ne sottolinea la straordinaria versatilità e prolificità. Al termine di quella memorabile ma sfortunata stagione 1995-96, il Bari salutò il suo idolo. Corteggiato da numerose squadre di Serie A, Protti si trasferì proprio alla Lazio, lasciando un vuoto e un’immensa nostalgia nei cuori dei tifosi baresi, che per anni avevano gioito e sognato grazie alle sue gesta.