Michele Anaclerio, nuovo allenatore della squadra Primavera del Bari, ha condiviso le sue prime impressioni e la sua filosofia di lavoro in un’intervista per “Il Bianco e il rosso Tb Sport”. L’ex difensore biancorosso ha sottolineato il suo forte legame con la società e ha descritto l’importanza del suo nuovo ruolo nel percorso di crescita dei giovani calciatori.
Un incarico delicato e un legame forte con Bari
Anaclerio ha esordito ringraziando la società e i direttori per la fiducia accordatagli, ribadendo il suo profondo attaccamento ai colori biancorossi. Ha definito il suo incarico come “delicato”, poiché la Primavera rappresenta un momento cruciale di transizione per i giovani, il punto di contatto tra il calcio giovanile e “il mondo dei grandi”, due realtà che ha descritto come molto diverse tra loro. Questo ruolo, quindi, non è solo tecnico ma anche formativo, un ponte fondamentale per la carriera dei futuri professionisti.
Metodologia tradizionale e fiducia nei giovani
Riguardo al suo approccio, Anaclerio si è definito un allenatore “vecchio stampo”. Come spiegato nell’intervista leggibile su tuttobari.com, il tecnico privilegia il lavoro pratico sul campo e la costruzione di un solido rapporto con i suoi giocatori, piuttosto che affidarsi eccessivamente a strumenti come lavagne tattiche e analisi video. Ha inoltre espresso grande entusiasmo per i ragazzi a sua disposizione, smentendo il luogo comune di una gioventù poco motivata. Anzi, ha affermato di aver trovato un forte attaccamento alla maglia e una notevole voglia di lavorare, concludendo con una riflessione: spetta agli adulti interrogarsi su come educare al meglio le nuove generazioni.




