Bari, la lettera del tifoso: “Basta contestazioni, sosteniamo la squadra”

Un tifoso del Bari invita alla pazienza e al sostegno incondizionato, criticando l’eccessiva influenza dell’ambiente sulle scelte societarie e la fretta di ottenere risultati immediati.

La passione per il Bari, una fede che si tramanda di generazione in generazione. Ma a volte, l’amore incondizionato può trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Un tifoso biancorosso, Felice Digennaro, ha voluto condividere le sue riflessioni, a volte controcorrente, sull’ambiente che circonda la squadra, invitando alla pazienza e al sostegno incondizionato.

L’appello alla responsabilità dei tifosi

“Sono tifoso del Bari da anni, ma devo dire, a costo di suscitare reazioni furiose, che una buona parte delle incertezze degli ultimi anni dipende proprio da noi tifosi”, esordisce Digennaro. Poi punta il dito contro l’ambiente: “La responsabilità maggiore della società è proprio quella di farsi condizionare dall’ambiente”. Un’accusa precisa che mette in discussione il ruolo stesso del tifo organizzato e della sua influenza sulle scelte societarie.

Budget e solidità societaria: un binomio fondamentale

Il tifoso non si nasconde dietro al paravento del budget limitato, sottolineando come in Serie B i fuoriclasse siano merce rara e, se emergono, pronti al salto di categoria. “In B fuoriclasse, giocatori capaci di cambiare da soli le sorti di un campionato, non ce ne sono. E se emergono l’anno dopo finiscono dritti in Serie A”. Ancora, pone l’accento sulla solidità della società, ricordando i fantasmi del passato. “E la solidità di una società è importante (ricordate Giancaspro o Paparesta?)”. Un monito a non ripetere gli errori del passato, quando la mancanza di stabilità economica ha portato a conseguenze disastrose.

Pazienza e progetto: la ricetta per il successo

Digennaro invita alla pazienza, sottolineando come la fretta di ottenere risultati immediati possa portare a scelte sbagliate. “Per costruire quel progetto di cui si parla tanto serve pazienza e tempo. La fretta di raggiungere risultati fa commettere errori”. Un esempio lampante, a suo dire, è stata la scorsa stagione, con il continuo cambio di allenatori che ha rischiato di compromettere l’intera annata: “Abbiamo rischiato di finire in C in una stagione in cui abbiamo cambiato di continuo allenatori. Sarebbe andata così male se fossimo rimasti con Mignani fino alla fine?”.

Giocatori motivati e funzionali al progetto

Il tifoso sposa la linea di mister Caserta, puntando su giocatori che abbiano fame e voglia di lottare piuttosto che su nomi altisonanti ma demotivati. “Per costruire una squadra in grado di salire servono, come ha detto Fabio Caserta, giocatori che vogliano lottare e abbiano gamba. Nomi affermati ma senza motivazioni, sono costi improduttivi”. Poi fa un esempio concreto: “Servono giocatori funzionali al progetto, ancorchè poco famosi, e che per fame e voglia possono esplodere (ricordate Cheddira?)”.

Sostenere la squadra, sempre e comunque

L’appello finale è un invito all’unità e al sostegno incondizionato. “Invito tutti quelli che amano il Bari ad appoggiare la squadra, sempre e comunque, fino alla fine del campionato e solo dopo a giudicare come è andata”. Un invito a mettere da parte le polemiche e a concentrarsi sull’obiettivo comune, sostenendo la squadra in ogni momento, anche quando le cose non vanno per il verso giusto. “Nervi saldi e Forza Bari sempre!”