La recente amichevole ha visto il Bari superare il Bacigalupo Vasto Marina con un risultato di 2-1. Questo test ha offerto al tecnico Caserta l’opportunità di affinare le strategie e valutare i progressi della squadra in vista dell’imminente inizio della stagione regolare. Le sue indicazioni post-partita hanno delineato chiaramente la filosofia di gioco che intende implementare.
I comandi dalla panchina
Mister Caserta ha delineato con chiarezza la filosofia di gioco che intende imprimere alla sua squadra, ribadendo con forza i concetti di “salire” e “veloci”. Queste direttive, che si traducono in un pressing aggressivo per limitare il possesso avversario e in una gestione rapida e incisiva del pallone, sono state il mantra ripetuto durante l’amichevole contro il Bacigalupo Vasto Marina. Nel corso del primo tempo l’applicazione di queste idee è stata evidente, in particolare attraverso i movimenti di Pereiro e Sibilli. Questa scelta tattica ha avuto lo scopo di liberare le corsie esterne, consentendo ai terzini di spingere e sovrapporsi con efficacia. Lo dimostra l’azione che ha portato al primo vantaggio biancorosso, nato da una discesa di Dickmann e un cross deviato che ha sorpreso la difesa avversaria. Caserta ha cercato di correggere la posizione di Pagano, che tendeva ad abbassarsi eccessivamente per supportare Benali nella costruzione. Il tecnico gli ha chiesto maggiore presenza e incisività in avanti per dare profondità alla squadra.
Cosa ci ha detto la ripresa
La ripresa ha visto il Bari sperimentare nuove soluzioni tattiche, con un iniziale passaggio al modulo 4-4-2. Tuttavia, la coppia d’attacco formata da Moncini e Gytkjaer ha evidenziato la necessità di ulteriore affiatamento. La loro intesa è durata solo un quarto d’ora, con il danese che è apparso ancora in fase di rodaggio e alla ricerca della migliore condizione. Tra i subentrati si è distinto positivamente Rao, entrato con grande vivacità e autore di tocchi raffinati e movimenti promettenti che gli sono valsi gli elogi del tecnico. La sua prestazione, tuttavia, ha subito un leggero calo quando è stato spostato dalla fascia destra a quella sinistra, perdendo parte della sua incisività. Un’indicazione specifica e significativa è arrivata per Verreth, al quale Caserta ha chiesto esplicitamente di “farsi dare il pallone”. Bellomo, infine, ha ricoperto un ruolo ibrido tra trequartista e mezzala, adattandosi con duttilità alle esigenze di un 4-2-3-1 non esplicitamente dichiarato, ma che ha fornito ulteriori spunti di riflessione. Questa amichevole ha fornito spunti preziosi per il dibattito interno sulle idee di gioco e sulle possibili evoluzioni tattiche, in attesa di test più probanti e dell’avvio ufficiale della stagione regolare.