Il futuro di Fabio Caserta sulla panchina del Bari è appeso a un filo. La società biancorossa sta attraversando una fase di profonda riflessione in seguito ai risultati deludenti e a una prestazione generale che non convince. La squadra appare priva di un’identità definita e mostra una fragilità preoccupante, culminata con la perdita dell’imbattibilità casalinga al San Nicola, fattore che aveva garantito finora gran parte dei punti in classifica. La dirigenza, guidata dal presidente Luigi De Laurentiis, si starebbe prendendo del tempo per decidere se proseguire con mister Fabio Caserta o procedere con un cambio in panchina.
Una crisi di gioco e di risultati
La situazione del Bari è resa ancora più critica dalla classifica, che vede la squadra nuovamente risucchiata nella zona playout. I numeri evidenziano le difficoltà su entrambi i fronti di gioco: la difesa è tra le più battute del campionato con 19 reti subite, mentre l’attacco fatica a trovare la via del gol, risultando uno dei meno prolifici con sole 13 reti all’attivo. Un altro dato allarmante è il numero esiguo di marcatori diversi, appena sei, a testimonianza di una manovra offensiva poco corale e prevedibile. Questi indicatori, uniti a una costante incapacità di capitalizzare le occasioni create, hanno messo in discussione l’operato di Caserta, il quale non sembra essere riuscito a trasmettere le sicurezze necessarie al gruppo.
I candidati per la successione
Qualora si decidesse per l’esonero di Caserta, il club starebbe già valutando una rosa ristretta di possibili sostituti. L’idea è quella di affidarsi a un tecnico che possa accettare un contratto a breve termine, fino al 30 giugno, con l’obiettivo di dare una scossa immediata alla squadra. Tra i profili più considerati ci sarebbe Luca D’Angelo, da tempo apprezzato dalla dirigenza pugliese e reduce dall’esperienza con lo Spezia. Un’altra opzione sarebbe Rolando Maran, allenatore di grande esperienza che conosce già la piazza barese. Sullo sfondo rimangono anche le candidature di Moreno Longo, profilo già a libro paga del club, e di Leonardo Semplici, tecnico esperto reduce dall’avventura con la Sampdoria.
Non solo la panchina: riflessioni anche sulla dirigenza
Le criticità non riguardano soltanto la guida tecnica. Anche l’area sportiva, guidata dalla coppia Magalini-Di Cesare, sarebbe sotto osservazione per via di una rosa che presenta evidenti lacune in alcuni reparti. A gennaio sarà necessario intervenire sul mercato con idee chiare ed efficacia per rinforzare l’organico. In questo contesto, si fa strada l’ipotesi, ancora in fase embrionale, di un possibile coinvolgimento di Gianluca Petrachi, dirigente libero dopo aver concluso il suo rapporto con la Salernitana. Le prossime ore saranno decisive per capire se il Bari opterà per una svolta o se deciderà di continuare su un percorso che si preannuncia sempre più rischioso.




