Domenico Progna, ex calciatore del Bari tra il 1991 e il 1994, torna a parlare della sua esperienza in Puglia e del futuro della squadra biancorossa. Progna ha offerto una panoramica sul prossimo campionato, analizzando le dinamiche e le sfide che attendono il Bari. Le sue parole, intrise di passione e conoscenza del contesto locale, suonano come un monito e un invito a riscoprire l’entusiasmo di una piazza che merita palcoscenici importanti.
Incertezza e competizione
Progna non ha dubbi: il prossimo campionato di Serie B sarà tutt’altro che scontato. “Le squadre retrocesse hanno, inizialmente, qualcosa in più”, ammette, riconoscendo il valore aggiunto di chi proviene dalla Serie A. Allo stesso tempo, però, avverte che “chi sale dalla Lega Pro invece ha una struttura collaudata e un piccolo vantaggio”. Un mix di fattori che, a suo dire, renderà la competizione particolarmente equilibrata e imprevedibile. “Il prossimo campionato, però, sarà un rebus”, sottolinea, evidenziando come molti club abbiano cambiato guida tecnica, compreso il Pescara, neopromosso. Tra le squadre più attrezzate Progna individua Palermo ed Empoli, soprattutto alla luce degli investimenti che i siciliani sembrano pronti a fare: “Se i siciliani spendono 4-5 mln per liberare Inzaghi vuol dire che hanno una forza non indifferente”.
Programmazione come chiave del successo
Per Progna, la chiave per un campionato di successo risiede nella programmazione. Cita ad esempio il Sassuolo, modello da seguire per chi punta a costruire un progetto solido e duraturo: “Il Sassuolo è il classico esempio da cui prendere spunto: appena retrocessi dalla B hanno inserito giocatori di categoria, mantenendo qualcuno dalla A e prendendo un allenatore in rampa di lancio come Grosso”. Un mix di esperienza, talento e lungimiranza che ha permesso ai neroverdi di raggiungere traguardi importanti. Progna ricorda anche l’esempio del Pisa, capace di sovvertire i pronostici grazie alla forza del gruppo e alla guida sapiente del suo allenatore: “Il Pisa era quello meno accreditato, ma ha trovato nel suo allenatore e nella forza del gruppo la chiave per arrivare sino alla promozione”.
La pressione di Bari e l’importanza dei tifosi
Giocare in una piazza calda e passionale come Bari comporta inevitabilmente delle pressioni, ma per Progna questo è un aspetto positivo: “La pressione in una piazza come Bari ci deve essere, altrimenti si perderebbe il senso del calcio e dello sport”. L’ex centrocampista ricorda con affetto la sua esperienza in Puglia, sottolineando il calore e l’attaccamento dei tifosi: “Per quanto riguarda la mia esperienza è stato bello venire a giocare in Puglia, con questa tifoseria e questo calore. La pressione, in A e B, bisogna saperla reggere”. Proprio ai tifosi, Progna lancia un appello: “Il tifo è il ricordo più bello. Il pubblico era appassionato e legato alla squadra. Da lì bisogna ripartire e bisogna cercare di riconquistare questi tifosi, che sono la vera risorsa e il vero patrimonio di questa città”.