Tra i volti nuovi arrivati dal calciomercato c’è Riccardo Pagano, giovane centrocampista classe 2004 giunto in estate dalla Roma. Le sue prime apparizioni in Coppa Italia e campionato hanno acceso l’entusiasmo e a fare luce sulle sue qualità e sui retroscena della trattativa è stato Alberto Zasso, capo scouting di MS Management di Marco Sommella, in una recente intervista concessa a TuttoBari. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato interessante sul progetto biancorosso e sul potenziale di questo promettente talento.
Il talento di Pagano: mezzala moderna con il gol nel DNA
“Riccardo ha il gol nel DNA”, ha affermato Zasso, sottolineando una delle doti più evidenti del giovane centrocampista. Pagano è una mezzala di qualità, abile negli inserimenti senza palla, nel fraseggio corto e nel cambio di gioco, utilizzando entrambi i piedi con disinvoltura. La sua propensione al tiro è una caratteristica distintiva, come dimostrano le tre stagioni consecutive in doppia cifra con la Primavera della Roma, dove ha segnato in diverse situazioni: su azione, da fuori area, su punizione e rigore. Zasso ha evidenziato come questa non sia una ricerca di gloria personale, ma una giocata naturale nel suo repertorio. Sotto la guida di mister Caserta, Pagano sta inoltre affinando la fase di non possesso, un aspetto fondamentale per diventare un centrocampista completo. “Ha potenzialità enormi, ma serve lavoro e umiltà. Sono convinto che possa crescere tantissimo”, ha aggiunto Zasso.
La scelta biancorossa: Caserta e l’ambizione di Bari
La decisione di Pagano di vestire la maglia biancorossa non è stata casuale. Nonostante l’interesse di diversi club di Serie B e persino di una società di Serie A, la possibilità di ritrovare mister Caserta è stata la svolta. “Pagano nutre grande stima per questo allenatore, che sa valorizzare i calciatori e proporre un calcio vero”, ha dichiarato Zasso, evidenziando il legame speciale tra il giocatore e il tecnico che lo aveva già avuto alle sue dipendenze a Catanzaro. Oltre al fattore tecnico, anche l’ambiente ha giocato un ruolo cruciale. “E poi Bari è una piazza straordinaria, con tifosi e palcoscenico all’altezza delle ambizioni”, ha concluso Zasso. La combinazione tra un progetto tecnico solido e il calore di una tifoseria appassionata ha reso il capoluogo pugliese la destinazione ideale per Pagano.
Concorrenza come stimolo: un Bari sempre più forte
L’arrivo di giocatori di spessore come Castrovilli e Maggiore e Darboe è visto da Pagano e dal suo entourage come una preziosa opportunità di crescita. Zasso ha chiarito questa prospettiva: “L’arrivo di giocatori come Castrovilli, Maggiore e Darboe non è un ostacolo ma un’opportunità. Sono profili diversi, che permettono all’allenatore di variare le soluzioni. Avere una rosa così profonda è fondamentale in una stagione lunga e difficile come la Serie B. Riccardo e il suo entourage sono entusiasti di questi innesti: il livello si alza e questo aiuta tutti a crescere,” ha aggiunto Zasso, confermando l’entusiasmo per il rafforzamento della squadra. Il capo scouting ha concluso con un’analisi positiva sul lavoro della società: “Il Bari sta costruendo una squadra importante, con identità di gioco e qualità. Lo si è percepito anche allo stadio: i tifosi hanno capito la direzione intrapresa e stanno apprezzando questo tipo di calcio”.