Alla vigilia di una delle partite più delicate della stagione, quella contro il Pescara, il Bari si trova a fare i conti con una crisi profonda che investe squadra, società e tifoseria. A fornire una lettura lucida del momento è il doppio ex Giorgio De Trizio, che analizza, in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno, le difficoltà dei biancorossi e indica una possibile via d’uscita. La sfida con gli abruzzesi, guidati fino a tre settimane fa proprio dall’attuale tecnico del Bari, Vincenzo Vivarini, assume i contorni di un crocevia fondamentale per il futuro della squadra.
Una squadra fragile e senza identità
Secondo De Trizio, i problemi del Bari sono così radicati che la presenza in panchina di Vivarini, profondo conoscitore dell’avversario, rischia di essere un dettaglio di poco conto. L’analisi della prestazione contro la Juve Stabia è impietosa: un solo tiro in porta in 95 minuti e una fragilità difensiva allarmante. “de “, afferma l’ex calciatore, sottolineando come la squadra appaia smarrita e priva di una chiara identità tattica. La speranza, secondo De Trizio, è quella di iniziare a raccogliere punti anche attraverso prestazioni non brillanti, così da poter lavorare con maggiore serenità e continuità.
La ricetta per ripartire di De Trizio
Per invertire la rotta, la ricetta di De Trizio è chiara e si muove su due binari: interventi mirati sul mercato e un lavoro sulla testa dei giocatori. L’ex biancorosso critica apertamente la gestione tecnica, rea di aver portato a Bari giocatori non pronti o da recuperare fisicamente, quando invece servirebbero “profili di personalità” e “gente forte” in grado di fare la differenza da subito. Un suggerimento arriva anche in ottica futura, ipotizzando prestiti di giocatori poco utilizzati dal Napoli. Sul piano mentale, il compito di Vivarini sarà cruciale. Con diversi elementi di esperienza già presenti in rosa, è necessario intervenire sulla loro tenuta psicologica, che sembra essere il vero tallone d’Achille di un gruppo apparso tutt’altro che compatto.
Una sfida da vincere senza il calore del San Nicola
Il paradosso più grande per il Bari sarà affrontare la partita più importante in uno stadio San Nicola silenzioso, a causa della protesta dei tifosi contro la multiproprietà. De Trizio evidenzia quanto l’apporto degli ultras sia “fondamentale” e come la loro assenza peserà sulla squadra. In questo contesto, spetterà unicamente ai giocatori trovare la cattiveria agonistica necessaria. Contro il Pescara, definito come una squadra agile ma non imbattibile, servirà più che il bel gioco. “Bisognerà lottare su tutti i palloni”, conclude De Trizio, indicando la via: ripartire dalle basi, dai movimenti semplici e da una “grinta ai massimi livelli” per provare finalmente a dare una scossa alla stagione.


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