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L’ex Tangorra: “Salto di qualità con Maggiore. A Bari ci voleva più baresità”

Massimiliano Tangorra analizza il calciomercato del Bari, elogiando l’arrivo di Maggiore e il ritorno di calciatori che portano “baresità”, prevedendo un salto di qualità per la squadra. Leggi le sue parole.

Con la chiusura del calciomercato, il Bari ha delineato la sua rosa per la stagione. Le manovre hanno suscitato l’interesse e le analisi degli addetti ai lavori. Tra questi, l’ex calciatore biancorosso Massimiliano Tangorra ha offerto il suo punto di vista sulle operazioni condotte dalla società, evidenziando come gli innesti possano influire sul valore e sull’identità della squadra. Le sue dichiarazioni, rilasciate in una intervista a TuttoBari, tracciano un quadro ottimistico.

Maggiore, il ritorno che rafforza il centrocampo

Il ritorno di Maggiore è stato uno dei colpi più significativi per il centrocampo del Bari. Massimiliano Tangorra ha espresso un giudizio molto positivo su questa operazione, evidenziando le qualità che il calciatore può apportare alla squadra. Secondo l’ex biancorosso, l’innesto di Maggiore non solo amplia le opzioni a disposizione del tecnico, ma conferisce anche una maggiore consistenza al reparto mediano. Tangorra ha dichiarato: “Sicuramente il ritorno di Maggiore dà più alternative, più peso specifico nel reparto di centrocampo, soprattutto per il fatto che Maggiore è una mezzala che ha tempi di inserimento, si propone, è anche dotato della finalizzazione quindi è portato anche a fare gol. In un centrocampo a tre dove necessariamente le mezzali devono accompagnare e devono aggiungersi in una fase finale dell’azione, come attaccanti aggiunti, Maggiore è un’alternativa tra l’altro in più a quelli che ci sono già a centrocampo. Un valore aggiunto”.

Le altre pedine: Darboe, Meroni e la scommessa Burgio

Oltre a Maggiore, il mercato del Bari ha visto l’arrivo di altri profili interessanti come Darboe, Meroni e Burgio. Tangorra ha analizzato anche questi acquisti, fornendo una prospettiva chiara sul loro potenziale impatto. Darboe viene accostato per caratteristiche a Maggiore, suggerendo un ulteriore rinforzo per la mediana. Meroni, invece, è visto come un elemento utile per aumentare la profondità numerica del reparto difensivo. Burgio, infine, è considerato una potenziale scommessa, un investimento per il futuro. L’ex calciatore ha riassunto il suo pensiero sul mercato complessivo con una valutazione netta: “Il discorso di Maggiore vale anche per Darboe, Meroni è un difensore che va a rimpinguare numericamente il reparto difensivo; mentre Burgio può essere una scommessa. Ma ripeto con il mercato che è stato fatto, secondo me, quest’anno il Bari ha fatto un salto di qualità rispetto all’anno scorso”.

Baresità e senso di appartenenza: il valore di Castrovilli e Partipilo

Un aspetto fondamentale del mercato biancorosso, secondo Tangorra, è stato il ritorno di calciatori legati al territorio e alla storia del club, come Castrovilli e Partipilo. Questi innesti non sono visti solo come rinforzi tecnici, ma come elementi capaci di reintrodurre un senso di identità e appartenenza che, a suo dire, era venuto meno negli ultimi anni. Tangorra ha sottolineato l’importanza di questa scelta strategica: “Gli stessi Castrovilli e Partipilo, vanno ad avvalorare. Secondo me a Bari c’era bisogno di un po’ più di baresità, di calciatori che hanno già vestito la maglia, che sono cresciuti nel Bari, che conoscono la città, la tifoseria, che possono trasmettere il senso di appartenenza. Che negli ultimi anni è mancato. Bari è una piazza, calcisticamente parlando, dove si richiede caratteristiche mentali superiori alla media per poter magari gestire momenti, pressioni, che inevitabilmente una tifoseria competente e storica come quella di Bari richiede”.

La nuova identità del Bari: verticalità e dinamismo

Tangorra ha infine osservato come la squadra, pur essendo ancora in una fase iniziale di rodaggio, abbia evidenziato una chiara propensione alla verticalizzazione. Questo approccio, unito al dinamismo portato dai nuovi innesti, suggerisce una direzione tattica precisa. Tangorra ha commentato le prime uscite stagionali così: “Ma non è da ricercare, io non la considero una svolta, siamo alle schermaglie iniziali, dove si è visto anche tutte le altre squadre in tutti i campionati, nelle prime partite faticano a trovare le distanze, le misure giuste proprio perché non hanno una condizione fisica, tattica ottimale. Del resto il Bari è anche una squadra che è stata rinnovata. La formazione iniziale aveva solo due undicesimi, come Dorval e Sibilli, che hanno giocato insieme. Quindi è chiaro che nelle prime partite si fa fatica a trovare, le distanze giuste, ci vuole un po’ più di tempo per rodare. Però in queste prime due partite hanno mostrato una certa propensione a verticalizzare. Cosa che io prediligo a livello personale. È sempre un’arma efficace che una squadra di calcio può avere”.