Il calciomercato, si sa, è fatto di sogni, aspettative e, talvolta, di passaggi fugaci che lasciano un segno indelebile nella memoria dei tifosi. Per il Bari, uno di questi momenti storici risale al 1991, quando un giovane talento croato, destinato a diventare una leggenda del calcio mondiale, vestì per un breve periodo la maglia biancorossa. Parliamo di Zvonimir Boban, il cui percorso nel capoluogo pugliese, seppur interrotto prematuramente, rappresenta un capitolo affascinante nella storia dei trasferimenti che hanno coinvolto il club.
Boban a Bari: un prestito dal futuro rossonero
Nel 1991, il Milan acquisì Zvonimir Boban dalla Dinamo Zagabria, ma decise di fargli maturare esperienza in Serie A attraverso un prestito al Bari. Questa operazione di mercato portò in Puglia un calciatore di classe cristallina, che in pochi mesi avrebbe mostrato lampi del suo immenso potenziale. Il centrocampista croato, arrivato direttamente dalla sua patria, si inserì rapidamente negli schemi della squadra biancorossa, giocando per circa sei mesi e dimostrando le sue qualità tecniche e la sua visione di gioco. La sua presenza a Bari, seppur temporanea, fu un segnale delle ambizioni del club e della sua capacità di attrarre talenti, anche se in fase di lancio.
L’epilogo inatteso e la consacrazione milanista
L’esperienza di Boban a Bari, purtroppo, si concluse in modo inaspettato e sfortunato. Dopo circa sei mesi di permanenza, il calciatore fu costretto a fermarsi a causa di un’epatite A, contratta, secondo le cronache dell’epoca, per il consumo di pesce crudo. Questo imprevisto medico pose fine al suo periodo in Puglia, impedendogli di completare la stagione con il Bari. Rientrato al Milan, Boban avrebbe poi intrapreso una carriera straordinaria, durata quasi un decennio, costellata di successi come una Champions League e quattro Scudetti, oltre a numerosi altri trofei. Il suo passaggio a Bari, dunque, rimane un aneddoto significativo, un trampolino di lancio involontario per una carriera leggendaria, e un ricordo di un talento purissimo che ha calcato il prato del San Nicola.