Con la chiusura del mercato estivo, avvenuta lunedì scorso, il direttore sportivo del Bari, Giuseppe Magalini ha fatto una panoramica dettagliata delle strategie e delle motivazioni che hanno guidato le operazioni della società biancorossa.
La filosofia del cambiamento
Il direttore sportivo Giuseppe Magalini ha chiarito che la vasta opera di rinnovamento della rosa non è stata casuale, ma il frutto di una decisione ponderata e di un’analisi approfondita condotta al termine della stagione precedente. “Se abbiamo rivoluzionato tanto è perché lo volevamo. È stata una analisi profonda fatta a fine stagione scorsa. Abbiamo cambiato il più possibile col pensiero che fosse finito un ciclo. Siamo molto soddisfatti dell’operato fatto e adesso speriamo che il campo dia le sue fondamentali conferme”.
Il diktat societario e la selezione dei rinforzi
Magalini ha poi approfondito le modalità operative che hanno caratterizzato questa sessione di mercato, evidenziando una maggiore libertà d’azione rispetto all’anno precedente. “Avevamo più possibilità di operare, un foglio bianco migliore dell’anno scorso, con meno giocatori da dover dare. Di conseguenza, abbiamo voluto cambiare anche di più e ci gratifica esserci riusciti,” ha spiegato il direttore. Questa condizione ha permesso al club di agire con maggiore incisività. “La società ha dato un diktat: portare solo giocatori che, a sentire la nostra telefonata, prendessero immediatamente l’aereo o la macchina per venire qua a Bari. E alcuni non sono arrivati per mancanza di totale convinzione da parte nostra. Crediamo di aver soddisfatto le richieste di Caserta”.