Dopo un’assenza di sei partite, il difensore Sheriff Kassama è tornato a guidare la difesa del Bari nel pareggio a reti inviolate contro il Südtirol. Il giovane centrale, classe 2004, ha offerto una lucida analisi del momento della squadra, sottolineando le difficoltà emotive e caratteriali che il gruppo sta attraversando.
L’analisi di Kassama
Intervenuto a RadioBari, Kassama ha commentato la dinamica della partita, profondamente influenzata dall’inferiorità numerica degli avversari. “Quando una squadra rimane in dieci, la partita prende tutta un’altra sfumatura“, ha spiegato il difensore, descrivendo l’incontro come un grande dispendio di energie mentali. Nonostante un dominio territoriale per tutto il secondo tempo, il Bari non è riuscito a trovare la via del gol. Secondo il giocatore, la causa è una mancanza di audacia: “Dobbiamo dare qualcosa di più. In questo momento niente è facile, il coraggio manca e la personalità“.
L’impatto di Vivarini
Il difensore ha parlato anche del cambio in panchina, elogiando entrambi i tecnici avuti in stagione. Ha però evidenziato come il lavoro di Vincenzo Vivarini si stia concentrando sull’aspetto psicologico: “Vivarini ci sta spronando sotto l’aspetto emotivo. In questo momento conta di più l’aspetto caratteriale che quello tattico”. Sul piano personale, Kassama ha ammesso di aver faticato a inserirsi a causa di un infortunio e delle difficoltà ad assimilare i movimenti della linea difensiva, abituato a un sistema di gioco diverso. “Personalmente preferisco una linea a tre e se commetto un errore ho sempre una copertura“, ha confidato, mostrando comunque determinazione a migliorare.
La fisicità della Serie B
Infine, Kassama ha condiviso le sue impressioni sul campionato cadetto, un torneo che si è rivelato diverso dalle sue aspettative. “Mi aspettavo che la Serie B fosse un campionato più tecnico, invece è molto fisico“, ha affermato, riconoscendone comunque l’evoluzione tattica rispetto alla Serie C. Non è mancato un pensiero per i sostenitori biancorossi, con un messaggio chiaro e maturo: “I tifosi nel bene e nel male cercano sempre di difendere i giocatori. Il rispetto dei tifosi va meritato“.
