Il rendimento offensivo del Bari è al centro di riflessioni in casa biancorossa. La squadra fatica a trovare la via del gol con continuità e si affida quasi esclusivamente alle giocate del singolo, lasciando l’allenatore Vivarini con più di un grattacapo da risolvere. L’attuale assetto offensivo sembra non fornire le garanzie necessarie e il contributo realizzativo del resto della rosa è decisamente al di sotto delle aspettative.
I singoli non bastano: il peso dell’attacco solo su Moncini
L’analisi delle prestazioni individuali evidenzia un quadro preoccupante. Ad eccezione della vena realizzativa di Moncini e dei gol sporadici di Gytkjaer, il reparto avanzato biancorosso appare sterile, come riporta TuttoBari. Molti dei giocatori chiamati a fare la differenza non stanno incidendo come dovrebbero. Castrovilli ha trovato la sua prima rete solo in una delle ultime partite, mentre la stagione di Partipilo è particolarmente difficile. Allo stesso tempo, Cerri viene impiegato con scarsa frequenza, limitando l’impatto che un centravanti della sua stazza potrebbe avere, specialmente nel gioco aereo. A completare il quadro ci sono le prestazioni deludenti di Antonucci e la situazione di Pereiro, mai veramente integratosi e ora fermo per infortunio, senza dimenticare la lunga squalifica che ha tenuto fuori Sibilli.
Manca il supporto dagli altri reparti
Le difficoltà in zona gol non sono da attribuire esclusivamente agli attaccanti. A mancare è anche l’apporto di centrocampisti e difensori, le cui incursioni e reti sono spesso decisive per sbloccare le partite più complicate. Nel Bari attuale si nota l’assenza di specialisti nel gioco aereo sui calci piazzati e di centrocampisti capaci di rendersi pericolosi con tiri dalla distanza o con inserimenti tra le linee avversarie, ad eccezione forse di Verreth. Il contributo in termini di gol da parte di giocatori come Braunoder e Pagano è stato finora nullo.




