La sconfitta interna contro il Frosinone interrompe la striscia di tre risultati utili consecutivi del Bari e riaccende il malcontento della tifoseria. Il 2-3 maturato al San Nicola ha fatto riemergere le preoccupazioni che circolano dall’inizio della stagione, con il tecnico Fabio Caserta che torna prepotentemente sul banco degli imputati. Sui social network, i sostenitori biancorossi non hanno risparmiato critiche, analizzando una prestazione giudicata deludente e puntando il dito contro le scelte dell’allenatore.
Una prestazione insufficiente e un avversario dominante
Secondo il parere di molti tifosi, il risultato finale non rispecchia la reale differenza di valori vista in campo. Il Frosinone di Massimiliano Alvini è apparso superiore in ogni zona del campo, creando un numero impressionante di occasioni da gol. Alcuni commenti sottolineano come un passivo più pesante, con quasi 30 tiri verso la porta biancorossa, non avrebbe sorpreso nessuno. La squadra ciociara ha dimostrato una grande aggressività nel primo tempo, per poi gestire il vantaggio nella ripresa, sfiorando più volte la goleada. L’occasione fallita da Maggiore per il potenziale 3-3 nel finale viene vista come un episodio che non avrebbe comunque cambiato il giudizio su una partita in cui il Bari è apparso inconsistente e non avrebbe meritato il pareggio.
Le scelte tattiche di Caserta sotto accusa
Al centro delle critiche ci sono le decisioni di Fabio Caserta, in particolare per quanto riguarda l’assetto tattico iniziale. Molti tifosi hanno definito la formazione “assurda”, evidenziando come il reparto difensivo, già in difficoltà, sia stato lasciato senza un’adeguata protezione a centrocampo. Viene contestata la scelta di chiedere un eccessivo sacrificio in fase di non possesso a giocatori con spiccate doti offensive come Castrovilli, Pagano e Antonucci, snaturandone le caratteristiche. La preoccupazione è che, perseverando su questa strada, la squadra possa essere risucchiata nella lotta per non retrocedere, con lo spettro della Serie C che torna ad aleggiare.
L’ombra di Longo e un futuro incerto
Di fronte a queste difficoltà, una parte della tifoseria ha iniziato a chiedere a gran voce un cambio alla guida tecnica. Il nome che ricorre con insistenza è quello di Moreno Longo, un ritorno che secondo alcuni sarebbe “doveroso” per tentare di raddrizzare la stagione. L’idea di fondo è che, con la squadra attuale, l’obiettivo massimo non possa che essere la salvezza. La panchina di Caserta, dunque, torna a essere in bilico. La pressione della piazza si fa sempre più forte dopo l’ennesima prestazione deludente tra le mura amiche.




