Le parole di Carlo Regalia, figura storica e di grande spessore nel panorama biancorosso, risuonano come un monito e, al contempo, un incoraggiamento in un momento delicato per il Bari. L’ex direttore sportivo, con la sua profonda conoscenza del club, ha offerto la sua prospettiva sulle attuali sfide che la squadra sta affrontando, delineando un quadro che invita alla calma e alla fiducia, pur non tralasciando un’analisi comparativa con il glorioso passato.
La fiducia di Regalia nel Bari attuale
Regalia, pur seguendo le vicende da lontano, non ha dubbi sulla capacità del Bari di superare le attuali difficoltà. La sua analisi si concentra sulla natura del calcio moderno e sulla composizione della squadra. “Sono convinto che questa squadra abbia le qualità per superare il momento”, ha affermato, “nel calcio moderno, con i tre punti, bastano un paio di vittorie consecutive per cambiare volto alla classifica. Dobbiamo dare tempo a un gruppo quasi interamente nuovo di trovare la sua identità. Ho osservato le prime uscite e non tutto è da scartare. L’essenziale è mantenere la serenità”.
Il confronto con il passato: il valore del settore giovanile
Nel tracciare un parallelo tra il Bari odierno e quello dei suoi anni da dirigente, Regalia ha evidenziato una differenza sostanziale, legata in particolare al vivaio. “La differenza più marcata, pensando ai miei anni, risiede nel vivaio”, ha spiegato, “All’epoca, il nostro settore giovanile era tra i migliori d’Italia e forniva costantemente talenti alla prima squadra. Ricordo il ‘Bari dei baresi’ di Catuzzi, un esempio lampante di come ragazzi cresciuti insieme in Primavera potessero affrontare la Serie B senza difficoltà, nonostante i cambiamenti nella rosa principale”.